Guglielmo Mignani: “Da calciatore non l’ho vissuto, ma da queste serate capisco quanto mio padre abbia dato alla Robur”

Mentre Michele è impegnato nei playoff di Serie B con il suo Bari (ma ha voluto comunque essere presente attraverso un videomessaggio), alla serata che celebrava il ventennale dalla promozione in Serie A ha preso parte tutto il resto della famiglia Mignani, compreso Guglielmo: «Purtroppo ho pochissimi ricordi di quella stagione – esordisce l’ex attaccante bianconero – ma stasera (sabato, ndr) ho vissuto una serata super emozionante; durante il video commemorativo per poco non mi commuovo. Si vede da come parlano che tipo di gruppo fosse e ora capisco bene perché hanno vinto: non avevano solo grandi qualità tecniche ma anche umane, lo dimostra l’amicizia che c’è ancora tra di loro dopo 20 anni. Mio padre lo sto vivendo come allenatore, perché da giocatore non ho potuto viverlo essendo troppo piccolo. Serate come questa mi fanno capire che, anche da giocatore, qualcosa di buono l’ha lasciato».

Anche il figlio dello storico capitano bianconero non nasconde un po’ di preoccupazione per le sorti della Robur: “Io ho vissuto un anno da calciatore, ma ho sempre seguito e continuo ad essere un tifoso. Purtroppo mi sembra che le cose non stiano andando bene, ma l’importante è che la gente continui a seguire la Robur. Chi viene a giocare a Siena deve sapere che dietro c’è un popolo che va rappresentato. Per me – prosegue – è stato un sogno giocare nel Siena. L’unica pecca è stata l’assenza dei tifosi a vedere le partite: esultare con lo stadio pieno sarebbe stata un’emozione incredibile».

Quest’anno in Serie B hanno fatto la voce grossa due allenatori che Guglielmo Mignani conosce molto bene: «Per Gilardino sono super contento, per me è stato un esempio. Oltre che un bravissimo allenatore è una persona umilissima, si merita il traguardo che ha raggiunto. Nella tristezza di non vedere mio padre salire in Serie A mi ha strappato un sorriso il fatto che ce l’avesse fatta Gilardino. Per quanto riguarda mio padre, sta facendo una stagione meravigliosa e inaspettata. Mancano i playoff, si spera fino alla fine che possa riuscire a coronare questo sogno».

Per Guglielmo, invece, l’esperienza all’Orvietana di questi ultimi mesi ha rappresentato il riscatto che attendeva da tempo: «È stata una stagione super positiva, abbiamo fatto una mezza impresa perché a dicembre eravamo ultimi in classifica con molti punti di distacco dalle altre squadre. Siamo riusciti a salvarci instaurando un gruppo fantastico. Finalmente – conclude Mignani – ho trovato il mio spazio e ho segnato diversi gol, era proprio quello che mi serviva. Futuro? Ancora non lo so, è un mare aperto». (Jacopo Fanetti)

Fonte: Fol