Guerri: “Sto cercando di trasmettere il senso di appartenenza. L’unica cosa che prometto è il lavoro quotidiano”
Durante la conferenza di questa mattina si è presentato anche Simone Guerri, pronto a vestire i panni di direttore sportivo della Robur dopo aver già indossato la maglia bianconera da calciatore e aver collaborato nella dirigenza del club durante la gestione Durio. Di seguito le sue dichiarazioni:
Ritorno – “Ritrovo facce che conosco, che hanno rappresentato una parte importante nella mia carriera. Oggi è la prima mattina che mi sento un po’ più tranquillo. Trovo un presidente ambizioso, oggi sto cercando di trasmettere il senso di appartenenza”.
Squadra – “I primi giocatori contattati sono stati quelli di Siena, per correttezza verso le altre società non abbiamo approfondito il discorso riguardo i loro giocatori. L’unica cosa che prometto è professionalità e lavoro quotidiano. La squadra è già sintonizzata sul campionato di Eccellenza. La difficoltà in questo momento è mentale oltre che atletica. Siamo partiti senza mutande, ma il presidente ci è venuto incontro su tutto”.
Magrini – “Siamo partiti innanzitutto con l’individuare l’allenatore giusto per il momento. Ho cercato di capire come pensa, ma è un allenatore pratico e che ha vinto. È stato disponibile a superare problemi assurdi iniziali. Era in C ma si è rimboccato le maniche”.
Giocatori – “Sono andato a cercare sul territorio. Qualche ragazzo non si è potuto liberare, sarebbe venuto a piedi. Poi ho contattato i ragazzi che facevano parte del settore giovanile. In questo momento voglio costruire uomini, sto cercando più che altro le persone. Abbiamo tante trattative, la nuovo riforma dello sport ci ha portato molte problematiche. Stasera comunque qualche nome lo daremo. Se guardo a ieri mattina vedevo nebbia, il giorno prima niente, oggi invece sono fiducioso, stasera spero di essere contento. Dovremo sicuramente aggiustare qualcosina poi a dicembre, perché nella fretta qualcosa si può sbagliare”.
Difficoltà – “Da giocatore ero uno che correva e picchiava, una persona su cui si poteva contare nella difficoltà. Quando sono stato contattato dalla proprietà, la difficoltà mi ha stimolato. Cercherò di lavorare sul territorio, in questo momento c’è stata anche una diaspora di un patrimonio. Appena sarà possibile affronteremo anche questa cosa. Come atteggiamento sono una persona aperta, trasparente e collaborativa, come è questa società. Sarò sempre disponibile a parlare al campo con tifosi e giornalisti”.
Allenamenti – “Attualmente siamo a Chianciano. Ci rimarremo un’altra settimana per avere il tempo di trovare le case ai giocatori, ma la mia idea è rimanere nel territorio, quindi su Siena. Portare la squadra fuori non mi piace, stiamo bussando a tante porte, alcune aperte e altre chiuse. In questo momento c’è una squadra che si allena, so di avere una decina di giorni per trovare una soluzione. Comunque sono avanti nel trovare un accordo”.
Fortis Juventus – “Almeno con 18-19 effettivi penso che riusciremo ad andare, al momento non li abbiamo ma li avremo”.
(Jacopo Fanetti)
Fonte: Fol