Gli appunti bianconeri di Anna
Si sa che gli effetti di una caduta sono più dolorosi il giorno seguente, e così stamani, come tutti quelli che come me hanno il cuore a strisce bianconere, mi sono ritrovata più grigia del grigio che c’è fuori. E da “semplice” tifosa mi sono messa a fare alcune “semplici” considerazioni.
Questa è stata una sconfitta che mi ha fatto male!
Male perché le solite giustificazioni cominciano a non bastare più.
Male perché c’è la sensazione del solito destino ineluttabile da parte di chi sta nella stanza dei bottoni.
Male perché mi è venuto un po’ a noia ricordare che siamo il Siena: lo sappiamo bene, e allora? Non vogliamo la luna, ma possibile che non si parli mai di prospettive ma solo di un passato che per forza ci deve tenere inchiodati verso il basso?
Male perché ogni volta che sembra che ci sia la base per poter partire, poi tutto si insabbia.
Male perché il calcio a Siena, anche in un momento di grande difficoltà generale, sarebbe per la città stessa un qualcosa di importante, sia socialmente che per molti altri aspetti.
Male perché altre realtà sportive cittadine in un sol giorno risolvono i loro problemi di organico (buon per loro, ci mancherebbe), ma l’amata Robur sembra sempre dover chiedere scusa perché esiste ed è in serie A.
Male perché l’abbonamento io l’ho pagato e caro, almeno per le mie tasche, ma l’ho fatto e zitta, perché senza Robur non saprei stare.
Le questioni tecniche le lascio ad altri, ma la mia passione bianconera mi porta a chiedermi: cosa faremo da grandi? Se grandi non vogliamo diventare, e sarebbe un delitto, io, come altri alla Robur non rinuncerei comunque, ma che fregatura essere così appassionata!
Certo, ripensando a chi siamo, i piedi per terra li abbiamo sempre tenuti ma all’improvviso è arrivata una persona che ci ha fatto spiccare il volo. Allora, se ci dobbiamo ricordare da dove siamo venuti, io mi voglio ricordare dove la passione di quella persona ci ha portato.
Pensandoci bene però, sono sicura che noi tutti vogliamo la stessa cosa: la serie A il più a lungo possibile. E per riconquistarla l’anno scorso è stata compiuta una grande impresa di cui dobbiamo essere fieri: anche questo va ricordato!
Io, semplice tifosa, il mio l’ho fatto, e come me molti altri. La nostra passione è riuscita a contagiare proprio tutti? Me lo auguro. Anzi, sono convinta che a breve avremo segnali forti, subito dalla squadra, poi dalla società (non mi sbaglio, vero?).
Grazie Robur!
Anna