Giannetti: “L’ultima volta al ‘Franchi’ vestivo ancora la maglia bianconera, tornare sarà una grande emozione”
Sarà l’osservato speciale per tante ragioni: in primis in quanto pericolo pubblico numero uno nella Carrarese che sabato verrà a far visita al ‘Franchi’, ma soprattutto perché finalmente potrà essere avvolto dal calore delle persone che lo hanno visto crescere e poi spiccare il volo. A distanza di quasi nove anni dall’ultima volta, Niccolò Giannetti è pronto a tornare a calpestare l’erba del ‘Rastrello’: “C’è tanta emozione. Penso e spero sarà bello, perché me lo voglio godere. L’ultima volta che ho giocato al ‘Franchi’ – ricorda l’ex attaccante bianconero durante la trasmissione ‘Fuoricampo’ su RadioSienaTV – avevo la maglia del Siena. Ci saranno tanti miei amici in tribuna, la mia famiglia, mia sorella, sarà sicuramente un bel momento. Ma manca ancora una settimana, c’è da preparare bene la partita”. Giannetti mantiene comunque un velo di cautela sulle sue condizioni: “Sto molto meglio, ma ho dovuto saltare le ultime due partite perché a Rimini ho preso una botta sul polpaccio che mi ha causato un grosso ematoma. Con lo staff abbiamo deciso di fermarci un attimo per farlo riassorbire, ora la situazione è migliorata molto”.
Siena e Carrarese sono appaiate in classifica a due punti dalla vetta: “Sarà una bellissima partita tra due squadre che stanno facendo molto bene. Noi non avevamo ipotizzato questo tipo di classifica, ma siamo una squadra che è cresciuta molto durante la preparazione. Si sono aggiunti tasselli importanti, di nome e di esperienza per la categoria, e giovani di grande prospettiva. Pian piano stiamo prendendo consapevolezza della nostra forza, sappiamo che la strada è ancora infinita, non lunga. Dobbiamo migliorare sotto tanti aspetti ma siamo pronti per fare un campionato importante”. A rendere la sfida ancor più avvincente è la situazione di equilibrio che si sta configurando: “Il girone è aperto a tantissime squadre, quelle che alla vigilia erano le favorite – sottolinea Giannetti – non hanno preso quel vantaggio che ci si poteva aspettare, e anche con le formazioni che in questo momento sono in fondo alla classifica non c’è grande divario. È molto equilibrato, penso che le prime 7-8 squadre possano giocarsi i primi tre posti”.
Quella di Giannetti e la Robur è una storia che si è interrotta troppo presto: “Onestamente sì, la Robur mi è mancata, molto. L’epilogo finale della mia storia a Siena non è stato bello, è un capitolo che io considero ancora aperto. In questi anni travagliati del Siena ho sempre seguito e in qualche modo ci ho sempre sperato che potesse succedere qualcosa. Per adesso non è successo niente, vedremo in futuro. Il rammarico – rivela – è essere stato sacrificato in quella stagione senza che poi niente si risolvesse. Se non avessero smantellato la squadra a gennaio, chi lo sa, probabilmente le speranze di una promozione e successivamente di salvare la società c’erano. Ma con i se e i ma ormai non si fa niente. È andata così, Conservo i bellissimi ricordi di quelle partite fino a gennaio”. (Jacopo Fanetti)
Fonte: Fol