Gervasoni: “Nomi, soldi, accordi Vi racconto come truccavamo le partite”
Davanti al pm coinvolti 43 giocatori e almeno 18 gare: “Gli slavi incontrarono Mauri e Milanetto. E i fratelli Cossato mi dissero che Pellissier e Lucia Partite taroccate, almeno 18, nomi di 43 giocatori complici, soldi incassati, una valanga. Quella di Carlo Gervasoni al pm Roberto Di Martino non è stata una semplice confessione. E’ una bomba, che inguaia decine di calciatori e club. Gervasoni comincia dalle partite manipolate all’AlbinoLeffe, nel 2009, escludendo di essere a conoscenza del coinvolgimento della dirigenza o di tentativi di acquisizione della società. “Tra i nomi che vennero fatti, di squadre ipoteticamente ‘acquistabili’ in relazione alle loro condizioni finanziarie precarie, ricordo quelli del Como e del Grosseto”. Gervasoni dice che “fu Gritti, portiere del Bellinzona, che non conoscevo, a prendere l’iniziativa”, contattando Carobbio. “Ci fu uno o più incontri con queste persone, il cui portavoce era Gegic”, anche “Bressan (Mauro, ndr) e il preparatore dei portieri del Bellinzona” (di cui non si fa il nome, ndr). Gli slavi dissero che erano disposti ad anticipare il compenso in contanti ancor prima dell’effettuazione delle partite da alterare. Non vi era un tariffario prefissato, ma l’entità del compenso sarebbe variata di volta in volta a seconda delle quote e delle difficoltà della partita”. Il primo tarocco è Pisa-AlbinoLeffe 2-0, 7 marzo 2009. “Io e Carobbio abbiamo deciso di coinvolgere Narciso, Ruopolo, Conteh, Cellini, ci siamo incontrati a casa mia. Ci fu una discussione al termine della quale Narciso e Cellini decisero di non aderire”. Allora venne “coinvolto Caremi”. Dovevamo perdere o perdere con due gol di scarto. Gli slavi ci avevano anticipato 15.000 euro a testa. Non mi risulta che sia stato coinvolto il Pisa”. no…”
altro giro, altro regalo— Salernitana-AlbinoLeffe 4-2, 18 aprile 2009. “Aderirono oltre a me e a Carobbio, Narciso, Serafini e Ruopolo. La somma percepita si aggirava sui 90.000 euro e non ci fu coinvolgimento della Salernitana. Cercammo poi di combinare Frosinone-Albinoleffe (2-0, 9 maggio 2009). Avevamo concordato un Over 2,5, ma il risultato non venne conseguito. Aderirono oltre a me e Carobbio, Coser e Ruopolo. Gli slavi ci avevano anticipato una somma di poco inferiore rispetto alle due precedenti partite, ma abbiamo dovuto restituirla. L’ultima di campionato si disputò AlbinoLeffe-Ancona (si passò da 3-1 a 3-4, ndr). Qualche giorno prima vennero a parlarmi tre giocatori dell’Ancona”; per loro vincere la partita “sarebbe stato di vitale importanza. Io manifestai la mia disponibilità e parlai con i miei compagni, ma non tutti erano d’accordo. Pertanto, non avrei potuto garantire il risultato. Un paio di giorni dopo, i giocatori mi portarono 15.000 euro: erano Colacone, Turati e Mastronunzio”. Per quel risultato andò in Lega Pro il Pisa.
lo “spettacolare” 3-3— AlbinoLeffe-Piacenza 3-3, 20 dicembre 2010, con puntate sui siti asiatici di svariati milioni di euro. “Cassano, portiere del Piacenza, mi disse che l’incontro era stato combinato tra le due dirigenze. Erano d’accordo sia i giocatori che le società tant’è che lo stesso scommise tramite Zamperini mentre i fratelli Cossato mi riferivano di avere a loro volta scommesso dopo avere ricevuto conferma dell’avvenuta manipolazione grazie a Rickler e Passoni. Ho appreso sempre da Cassano che nella stagione 2008-2009, Passoni chiese di comprare la vittoria. Passoni agì per conto del Mantova, in particolare del d.s. Magalini. Il Mantova vinse e, sempre secondo Cassano, vennero versati dei soldi ad alcuni giocatori dei quali non so indicare il nome”.
io e paoloni— “L’unica partita che abbiamo manipolato assieme è quella di coppa Italia di Lega Pro (Cremonese-Monza 2-3, 27 ottobre 2010). Paoloni mi disse di essere stato contattato da Saverino della Reggiana. Manifestai la mia disponibilità a condizione che venisse coinvolto Gegic al posto di Saverino. In totale Gegic ci conferì circa 40.000 euro. Partecipò alla suddivisione anche Stefani che poi diede parte della somma ricevuta a quelli del Monza. Stefani mi riferì i nomi: Fiuzzi, Alberti e Iacopino.
l’atalanta— Per Atalanta-Livorno della passata stagione, “venne da me Paoloni dicendomi che De Lucia e Perticone del Livorno si erano venduti la partita. La “dritta” ha comportato una scommessa di 10.000 euro sia da parte mia che di Paoloni. La partita poi è finita 2-0 per il Livorno. Ho chiesto spiegazioni a Paoloni che non è stato in grado di fornirmela e ha prospettato un recupero del denaro in occasione di Bari-Livorno di coppa Italia (4-1)”. Il pm fa presente a Gervasoni che “per Atalanta-Piacenza ha parlato soltanto di accordi con Gegic, che avrebbe dato a lui e a Cassano 80-90.000 euro per perdere e di altri 90.000 che avrebbero dovuto ricevere per analoga finalità dai fratelli Cossato. In realtà, anche le più recenti dichiarazioni di Doni e Benfenati danno atto di un contatto anche col medesimo Doni per la manipolazione della partita”. “Effettivamente – è la risposta – l’incontro con Doni davanti agli spogliatoi c’è stato. Io non sapevo che lui fosse a conoscenza degli accordi né sapevo di un coinvolgimento dell’Atalanta o di giocatori dell’Atalanta. Fu lui ad avvicinarsi e a dire: “Siamo convinti di quello che dobbiamo fare?” e io rimasi piuttosto sorpreso”.
le partite di a— Palermo-Bari 2-1. “Secondo quanto mi riferì Gegic, era stato Carobbio a mettersi in contatto con i giocatori del Bari o con qualcuno vicino. Mi riferì che erano stati corrotti Padelli, Bentivoglio, Parisi, Andrea Masiello e Rossi. Il risultato concordato non venne raggiunto in quanto Miccoli sbagliò il rigore che era stato volutamente provocato. Miccoli non sapeva della combine”. Lazio-Genoa 4-2. “Ho appreso da Gegic che gli slavi si incontrarono, lo stesso giorno della partita, con Zamperini che poi li mise in contatto con Mauri. So, sempre da Gegic, che gli slavi si incontrarono anche con Milanetto del Genoa, il quale a sua volta interessò altri giocatori della sua squadra. Gegic mi disse che il risultato concordato fu un Over riferito al primo tempo. Il risultato è stato raggiunto in quanto il primo tempo si concluse 1-1”. Lecce-Lazio 2-4. “Gegic mi disse che, tramite Zamperini, lui e gli slavi si misero nuovamente in contatto con Mauri per manipolare la partita. Furono corrotti 6 o 7 giocatori del Lecce tra i quali Benussi (ma il portiere era Benassi, mentre Benussi era al Palermo ndr) e Rosati”.
le altre di b— Per Brescia-Mantova “io e Pellicori abbiamo ricevuto complessivamente 60.000 euro”. Cittadella-Mantova “fu fatta con Pellicori e Fissore. Quest’ultimo, così come per Brescia-Mantova, era a conoscenza dell’accordo, ma non partecipò alla partita. Il compenso fu limitato a circa 15.000 euro in quanto doveva essere compensato il risultato negativo relativo alla partita con il Brescia”. Anche Empoli-Mantova “fu fatta con Fissore e Pellicori”.
Per Siena-Piacenza 2-3 “ho percepito assieme a Cassano e Catinali 20.000 euro a testa” per l’Over. Per Piacenza-Pescara 0-2 “mi ero attivato con Nicco, ma poi mi fece sapere con un messaggio che non era riuscito a convincere i suoi compagni di squadra a farci vincere”.
i fratelli cossato— “Quando mi contattarono in prossimità di Atalanta-Piacenza mi rappresentarono di avere dei contatti nel Chievo, in particolare Pellissier ed Eriberto (Luciano, ndr). I due consentivano ai fratelli Cossato di manipolare le partite del Chievo. I fratelli Cossato mi rappresentarono che tra i loro referenti c’erano anche altri calciatori ex Chievo. Tra questi Italiano, il quale aveva confidato loro che il Padova aveva comprato la partita con l’AlbinoLeffe del 2009-10. Ho appreso da Rickler nel campionato 2009-10, in Mantova-Modena 1-1, la squadra ospite prese denaro da parte del Padova al fine di non perdere”. Per Chievo-Novara di coppa Italia 2010 “ho appreso da Gegic che gli slavi offrirono 150.000 euro ai giocatori del Novara perché perdessero con il Chievo con un Over, risultato effettivamente conseguito. Gli slavi si incontrarono con Ventola nell’albergo e consegnarono ad un albanese che giocava nel Novara, Shala, circa 150.000 euro che divisero anche con altri giocatori, tra i quali Fontana. Bertani fece da tramite in quanto non partecipò alla trasferta”.
il verbale di zamperini— Gli inquirenti hanno chiesto chiarimenti sulla sua presenza all’Hotel Tiziano di Lecce (dove prenota la camera anche per uno del clan degli zingari, Ilievski) che avrebbe ospitato la squadra di casa prima della gara del 21 maggio contro la Lazio (in quella occasione non ci fu ritiro, soltanto il pranzo). Il tentativo di combinare la gara, secondo Zamperini, sarebbe sfumato perché Ferrario, che quella partita non l’avrebbe giocata, “non era interessato a queste cose”. Su Mauri Zamperini ha detto: “E’ un amico fraterno con cui mi sento ogni giorno. E’ anche vero che ci siamo incontrati prima di Lecce-Lazio, ma non abbiamo trattato di argomenti riguardanti la manipolazione di partite di calcio”.
Fonte: Gazzetta.it