Gazzetta: II Brescia non fa i conti con D’Agostino
MARCATORI Coletti (B) al 25', autorete di Giacomazzi (S) al 42' p.t.; Pulzetti (S) al 23', D'Agostino (S) al 32' s.t.
BRESCIA (3-5-1-1): Cragno 7; Paci 6, Budel 6, Camigliano 6 (dal 36' s.t. Di Cesare s.v.); Zambelli 6,5, Finazzi 5,5 (dal 27 s.t. Mandorlini 5,5), Coletti 6,5, Benali 6, Scaglia 5,5; Sodinha 7,5 (dal 21' s.t. Oduamadi 5); Caracciolo 5.
PANCHINA Arcari, Lancini, Kukoc, Saba, Grossi, Juan Antonio.
ALLENATORE Bergodi 6.
SIENA (4-3-1-2): Lamanna 6,5; Angelo 6, Morero 5,5, Dellafiore 5,5, Grillo 6; Pulzetti 7, Giacomazzi 5,5, Valiani 6 (dall'8's.t. D'Agostino 7); Rosina 6 (dal 42's.t. Vergassola s.v.); Paolucci 6, Giannetti 5 (dal 21' s.t. Rosseti 6,5).
PANCHINA Farelli, Feddal, Milos, Spinazzola, Bedinelli, Mannini.
ALLENATORE Beretta 6.
ARBITRO Aureliano di Bologna 5,5. GUARDALINEE Bagnoli 6-De Meo 6. ESPULSI nessuno.
AMMONITI Valiani (S), Benali (B), Dellafiore (S), Morero (S), Giacomazzi (S) e Di Cesare (B) per gioco scorretto.
NOTE spettatori 4.000 circa; paganti, abbonati, incasso e quota non comunicati. Tiri in porta 7-7. Tiri fuori 4-4. In fuorigioco 2-1. Angoli 3-8. Recuperi: p.t. 0', s.t. S.
Sodinha e D'Agostino. Due giocatori per cambiare una partita, per vedere tutto un altro film. Il Brescia con Sodinha si è messo in tasca il Siena per un'ora, lo ha fatto cascare nella rete e lo ha cotto a puntino. Il Siena con D'Agostino è tornato a essere una squadra con una logica ed è uscito dalla fossa, rimontando due gol e acciuffando un pari meritato.
Sodinha da sogno Il fisico non è di certo quello di un ballerino del Bolshoi, ma con quei piedi il suo gioco è una danza che ipnotizza. Ecco Felipe Sodinha, 25 anni, brasiliano con la pancetta in grado di vincere quasi da solo una partita. Soltanto nel primo tempo ha guadagnato otto punizioni e su due di queste il Brescia ha costruito le proprie fortune. Il primo calcio piazzato da 20 metri l'ha messo direttamente in porta Coletti, scavalcando la barriera e centrando l'incrocio dei pali. Il secondo, battuto dallo stesso Sodinha, è stato corretto nella propria porta, di testa, da Giacomazzi. Beretta, in partenza, aveva disegnato un 4-3-1-2 con Rosina messo a rompere le scatole a Coletti, per inaridire le fonti di gioco bresciane. Ma non è riuscito ad arginare il giocatore con una marcia in più, Sodinha, anzi, lo ha agevolato nel suo gioco, complicando il lavoro dei difensori (Dellafiore ha anche rischiato il rosso). Così, il Brescia è sembrato una spanna sopra i toscani, almeno fino a quando il brasiliano è rimasto in campo.
Reazione La mossa vincente di Beretta – ex con il dente avvelenato per un esonero non digerito (stagione 2010-11, dopo sei punti in sette partite) – è stata quella di mettere in campo D'Agostino. Con il senno di poi, la mossa perdente di Bergodi è stata quella di togliere dopo 66 minuti lo stratosferico Sodinha per cercare di blindare il successo con le ripartenze di Oduamadi. Ma a fine gara si è saputo che è stato lo stesso brasiliano a chiedere il cambio, quindi… Senza di lui, però, la squadra si è afflosciata, non ha più tenuto in avanti un pallone (complice anche la giornata storta di Caracciolo), dando campo al Siena, trasformato di suo. Così, il nuovo protagonista è diventato il portiere Cragno, già bravo su tiro di Paolucci nel primo tempo, che nel giro di pochi minuti ha salvato la porta su conclusioni di D'Agostino, Rosseti e Rosina, ma non è riuscito ad arrivare sul colpo di testa di Pulzetti (2-1) ed è stato sfortunato sul sinistro dal limite di D'Agostino, deviato da Scaglia. La partita è rimasta in bilico, mai completamente nella mani dell'una o dell'altra squadra. Il Brescia ha protestato per un contatto tra Dellafiore e Oduamadi in area, Lamanna ha salvato su Coletti e Scaglia (con il nigeriano che ha fallito la ribattuta a porta spalancata).
Fonte: La Gazzetta dello Sport