Fuori dal mondo e lontano dalla realtà, solo rabbia e rancore
Ogni volta che entro nel sito di ACR Siena, mi viene sempre il dubbio di avere sbagliato a digitare e di avere aperto la pagina de Il Vernacoliere. Comunicati stizzosi, sempre orientati verso la presa in giro, provocatori, privi della pur che minima logica, con comicità di bassa lega e sempre surreali. Parole che nessuno prende in considerazione, talmente assurde che suscitano sì rabbia, ma anche tanta ilarità e sbeffeggi. L’atteggiamento di Montanari mi ricorda quei soldati giapponesi che, rimasti isolati in qualche isolotto del Pacifico, hanno saputo della fine della guerra dopo molti anni. Fuori dal mondo, lontani dalla realtà e in preda al più totale disorientamento, prigionieri di se stessi e dei loro incubi. Come il presidente. La sicurezza che cerca di ostentare, in realtà è un segno di debolezza, alimentato dalla rabbia e dalla mancanza di rispetto verso un’intera città e le sue istituzioni. Ma non durerà a lungo, scappa oggi e attacca domani, alla fine finiranno le cartucce e si dovrà arrendere, come appunto un soldato giapponese vissuto fuori dal mondo per anni – nel suo caso per un solo anno – e poi costretto ad accettare la resa. E quello sarà un bel giorno, il più bello degli ultimi mesi, come quando vengono cacciati i tiranni o i dittatori. La speranza è che quando arriverà quel giorno – perché arriverà, eccome se arriverà – il Siena sia riuscito in qualche modo a resistere alla follia distruttiva di questo soggetto. Ci sarà da aspettare ancora un po’ e nel frattempo sorbirsi altri suoi interventi visto che, dopo le sue doti poetiche, in verità molto scarse, ora si sta dedicando alla stesura di un libro, una sorta di diario di guerra, che scriverà e leggerà solo lui e di cui ci sottopone, nostro malgrado, qualche stralcio con i suoi comunicati. Chissà come sarà la fine della storia, vinceranno i buoni o i cattivi? Aspettiamo, ma soprattutto sosteniamo i buoni, che poi siamo noi stessi. (NicNat)
Fonte: FOL