Frediani: “In questo gruppo tutti sono fondamentali. Se sto facendo bene è merito dei miei compagni”

Marco Frediani è indubbiamente l’uomo del momento. Dopo una prima parte di stagione vissuta in naftalina, l’ex giocatore della Fermana si è preso le luci della ribalta a suon di prestazioni convincenti. Stavolta neanche la sfortuna gli ha impedito di firmare il suo secondo gol stagionale, che ha contribuito a portare la squadra alla vittoria: “È la vittoria del gruppo – racconta il numero 11 in esclusiva ai nostri microfoni – ce la meritavamo veramente. La cercavamo da un po’ di tempo e ci mancava, ma ultimamente siamo stati molto sfortunati, io in primis. Penso sia il giusto premio dopo l’ultima partita in cui la palla sembrava non voler entrare”. Frediani dedica un pensiero anche alla panchina bianconera: “Oggi sono stati tutti bravi e anche chi non gioca è sempre fondamentale. Non si trova dappertutto una panchina che esulta così al gol di un compagno. Sembrava come se stessero esultando anche loro, è una cosa veramente bella che mi fa molto piacere. Infatti dopo il gol ho voluto subito andare da loro”.

Questo momento ha il sapore di rivalsa dopo un’annata in chiaroscuro: “Quella dell’anno scorso è stata una parentesi un po’ particolare. Mi ero trasferito l’ultimo giorno di mercato, e trovarsi a retrocedere dopo aver vinto un campionato è difficile. Avevo giocato tutte le partite però non era andata come speravamo e questo mi è dispiaciuto. Il mio momento – sottolinea – è frutto del lavoro che faccio da metà luglio, da quando sono arrivato in ritiro, e dei ragazzi che mi aiutano tanto. Anche sul gol Disanto mi ha messo un gran palla, frutto di uno schema che proviamo in allenamento. Il mio momento è sicuramente merito dei miei compagni”.

Sul lato destro Frediani si è trovato spesso a dialogare con Belloni: “Oggi Belloni faceva la mezzala, io ero trequartista e Disanto partiva spesso largo a sinistra. Più giochiamo insieme e più ci troviamo. Nic è un giocatore importante, avevo già giocato con lui nell’under 19 e nell’under 20 della nazionale, ho un grandissimo rapporto con lui da anni. È il classico giocatore che dove lo metti fa bene, che sia mezzala, esterno o trequartista. Va fatto un plauso anche a tutti gli altri, però per lui oggi era più difficile non avendo mai giocato in quel ruolo quest’anno”.

La vittoria di ieri restituisce alla Robur una classifica più consona e la riavvicina alle squadre che la precedono: “L’obiettivo è quello di arrivare più in alto possibile e magari fare un playoff da protagonista. Ci sono già passato, arrivare secondo o terzo fa molta differenza perché scavalli molti turni e non incontri subito le seconde e terze degli altri gironi. Secondo me ci mancano 5-6 punti – spiega – perché in determinate circostanze siamo stati molto sfortunati. Non c’è mai stata una partita in cui meritavamo di perdere, mentre ce ne sono state tante in cui avremmo meritato di vincere. Nessuna ci ha mai messo veramente in difficoltà, abbiamo perso delle partita ma senza mai essere davvero schiacciati”.

Frediani chiude la sua analisi con una dedica per la rete: “La dedica va al gruppo e ai ragazzi. Mai come quest’anno ho trovato un gruppo importante, di bravi ragazzi che si allenano sempre al massimo, sia chi gioca che chi non gioca. È capitato anche a me di stare fuori, ed è bello vedere quando dei ragazzi fanno il tifo per te o viceversa. Non è un aspetto da sottovalutare. I cori dei tifosi per me? Non li avevo sentiti, è gratificante perché significa che apprezzano ciò che faccio in campo”.

(Jacopo Fanetti)

Fonte: Fol