Focus sull’avversario: il Signa
È una delle poche società sportive della Toscana a poter vantare una storia ultracentenaria. Fondato nel 1914, il Signa ha portato avanti una tradizione calcistica importante, che per svariati anni l’ha portata anche a calcare i campi di Serie C. A causa di una decisione dall’alto imposta dal regime fascista, la società signese si trovò a dover rappresentare, a partire dal 1926, anche il comune confinante di Lastra a Signa. Il nuovo sodalizio, che prese il nome di Società Sportiva Le Signe, rimase tale fino al 1988, quando la società tornò a chiamarsi solamente Signa.
La formazione canarina si trova a dover disputare il suo nono campionato consecutivo di Eccellenza, categoria riconquistata nell’anno del centenario durante la stagione 2014/15. Alla guida della compagine fiorentina figura Andrea Ballerini, che dopo aver ricoperto la carica di direttore generale per oltre un lustro è stato promosso a capo della società nel 2019. Ad affiancarlo nella parte sportiva il diesse Alessio Nunziati, ex Prato. In panchina, invece, c’è ancora Stefano Scardigli, confermato dopo la passata stagione e che con i gialli aveva già fatto da vice ad Enrico Cristiani. Nelle ultime stagioni la formazione canarina ha sempre portato a termine campionati di alta fascia e anche quest’anno l’obiettivo è confermarsi in zona playoff.
Quello del Signa è un organico mediamente giovane, ma che può contare su un’ossatura di categoria superiore che poche altre squadre in categoria possono vantare. Si parte dai pali, difesi dall’ex Lorenzo Crisanto (’98), un autentico lusso per l’Eccellenza per il quale parlano i trascorsi nelle categorie professionistiche e nel settore giovanile della Roma. Esperienza in Serie C e nel vivaio giallorosso può vantarla anche Sdaigui (’00), centrocampista ex Gubbio e Monterosi con spiccate dote offensive. In mezzo al campo c’è anche Pietro Tempesti (’01), mezzala che malgrado la giovane età ha alle spalle tre campionati di Serie C con la Pistoiese. In attacco gioca invece suo fratello Lorenzo Tempesti (’94), forte centravanti che ai tempi del Tuttocuoio castigò sia all’andata che al ritorno la Robur nella stagione 2015/16. (Jacopo Fanetti)
Fonte: Fol – Foto: Firenze Today