Focus sull’avversario: il Gubbio
Trovarlo ai piani altissimi della classifica è sorprendente fino ad un certo punto, perché già da qualche stagione il Gubbio ha saputo creare le condizioni per portare a termine campionati di prima fascia. Quello dell’anno passato ne è la dimostrazione, dal momento che con una rosa competitiva ma non del livello delle prime della classe ha dato filo da torcere a tutte quante, spingendosi anche fino al secondo turno dei playoff.
In estate, tuttavia, si è consumato l’addio con mister Vincenzo Torrente. Il tecnico di Cetara, che era tornato a lavorare a Gubbio dopo la storica promozione in Serie B di dieci anni prima, ha lasciato la società eugubina nonostante un ulteriore anno di contratto. In un secondo momento è stato il presidente Sauro Notari a chiarire i motivi alla base della separazione, ossia che – per proseguire nel suo lavoro in rossoblu – Torrente avrebbe chiesto al club di compiere una scelta tra lui e il diesse Davide Mignemi: “Ha alzato un muro: o io o lui, riferendosi al direttore sportivo. Ho provato a farli incontrare ma non ha accettato il confronto”, ha rivelato in estate Notari, che ha poi optato per dare continuità al buon lavoro che l’ex dirigente della Sicula Leonzio ha saputo svolgere dal momento del suo arrivo a Gubbio.
La compagine eugubina non si è certo fatta trovare impreparata per la sua sostituzione in panchina, riuscendo a convincere un pezzo da novanta della categoria come quel Piero Braglia che nella finale di Pescara inflisse alla Robur una delle più cocenti delusioni della sua storia recente, e certificando in maniera ancor più netta le ambizioni di primato. I risultati fin qui stanno dando ragione alla società, dal momento che la squadra staziona stabilmente ai primissimi posti della classifica sin da inizio campionato, confermando una volta di più il suo status di principale antagonista delle tre corazzate del girone B. Un ruolo che il Gubbio ha dimostrato di saper recitare. (Jacopo Fanetti)
Fonte: Fol – Foto: sito ufficiale Gubbio