Fermana: la rosa a disposizione di Riolfo
Il cambio di allenatore in casa Fermana è coinciso, come accade spesso in questi casi, anche con un cambio di modulo. Dal 4-4-2 al quale Domizzi si era affidato in Coppa Italia al ‘Franchi’ si è passati al rombo, con un trequartista alle spalle delle due punte, soluzione che Riolfo prediligeva già nelle ultime esperienze di Carpi e Pistoia.
Reparto difensivo – L’ex Moschin (’96) ha momentaneamente perso il posto da titolare in porta a scapito del veterano Ginestra (’79), da qualche stagione in gialloblu. La difesa è ancora orfana dell’infortunato Scrosta (’92), uscito malconcio proprio a Siena, ma può contare sul forte Blondett (’92), ex Catania e Alessandria, centrale bravo in marcatura ed in elevazione. L’alternativa è il francese Corinus (’97). Sulle corsie laterali, invece, da una parte ci sono Rossoni (’97) e Mordini (’96), quest’ultimo impiegabile anche da mezzala, mentre a sinistra spazio a Sperotto (’92) e al giovane Rodio (’01). Out il promettente De Pascalis (’98), fuori per un infortunio al crociato.
Centrocampo – Il giocatore più longevo della rosa gialloblu è capitan Urbinati (’87), centrocampista di rottura, in queste ultime sfide schierato per necessità al centro della difesa. In mezzo al campo possono agire Graziano (’95), intermedio di gamba e fisicità, e Grossi (’98), che Gilardino conosce bene per aver allenato alla Pro Vercelli. Impiegati con regolarità anche il fermano doc Capece (’92), play ordinato e con discrete geometrie, e la mezzala Mbaye (’95), senegalese con tanta B alle spalle. Presente in rosa anche l’esterno Bugaro (’93), ma il giocatore di punta del reparto è Frediani (’94), trequartista con spiccate doti tecniche, abile sia al tiro che al cross e in grado di creare superiorità numerica.
Attacco – Il reparto avanzato poggia molto sulle capacità realizzative di Marchi (’85), centravanti con tanta esperienza tra C e B, bravo ad aiutare la manovra e nel gioco aereo. Caratteristiche simili le ha Cognigni (’91), mentre come seconda punta possono essere utilizzati il giovane Lovaglio (’02), arrivato dal Torino, brevilineo con discrete abilità nello stretto, Nepi (’00), ex Fano, e lo scuola Chievo Rovaglia (’01). Il cambio di modulo rischia di penalizzare l’olandese Bolsius (’98), tra i migliori in Coppa nella gara giocata a Siena, lui che è un esterno tecnicamente dotato e in grado di saltare l’uomo. Completa il reparto l’ex Vis Pesaro Pannitteri (’99) mentre è ancora ai box l’altro ex bianconero Boateng. (Jacopo Fanetti)
Fonte: Fol – Foto: Facebook Fermana Football Club