Fabio Cannoni: cè bisogno di fare chiarezza e dire esattamente come stanno le cose
Alle lettere che arrivano in redazione abbiamo dedicato uno spazio specifico, ma deroghiamo nel caso di questo intervento a cura di Fabio Cannoni, grande tifoso, amico e fondatore del Siena Club Fedelissimi, che interpreta integralmente e nella sua totalità il nostro pensiero.
In questo periodo che vede il calcio SIENA navigare in acque che possiamo definire con un eufemismo “ non particolarmente tranquille” , possiamo identificare almeno quattro protagonisti :
LE ISTITUZIONI
LA BANCA MONTE DEI PASCHI
LA SOCIETA AC. SIENA
LA TIFOSERIA
Andiamo ad analizzarli uno per uno :
ISTITUZIONI
Come a tutti noto le Istituzioni senesi, nella loro interezza e senza distinzione di colore politico, hanno sempre controllato le attività cittadine compreso l’ambito sportivo, ritenuto ovviamente meritevole di attenzione.
A partire dagli anni “60” limitatamente al settore “ calcio “ tutte le ricorrenti crisi gestionali sono andate a far capo al Comune che, volente o nolente, ha dovuto prodigarsi per cercare di ritrovare le giuste soluzioni.
Per citare un esempio , in occasione dell’abbandono della presidenza PAGANINI, il Sindaco del momento, anche perché richiesto da una delegazione di tifosi, aveva proposto l’avvento della SNAI , ipotesi non proseguita per problemi burocratici.
L’inattesa promozione della squadra in serie B, oltre alle normali difficoltà a livello di strutture, aveva creato ulteriori problemi gestionali organizzativi, risolti dopo un breve periodo di interregno ( ricordate il noto 40-40-20 % ) con l’avvento del Presidente DE LUCA , peraltro dopo una contrarietà forte da parte di un’istituzione cittadina che, non approvando la temporanea acquisizione del 20% delle quote azionarie da parte della Finanziaria Senese di Sviluppo, aveva portato l’ AC Siena sull’orlo del fallimento.
Con l’ingresso definitivo della Presidenza DE LUCA, “ la palla” passa poi alla Banca MONTE DEI PASCHI, senza comunque tagliare il cordone ombelicale con Piazza del Campo.
BANCA MONTE DEI PASCHI
La Banca è stata e sarà ovviamente fondamentale per tutta la vita cittadina e di conseguenza per lo sport, e qui parliamo solo di calcio, ha avuto e spero avrà un ruolo fondamentale.
Nel tempo si è passati da semplici contributi, in passato piuttosto modesti, ad un sempre maggior coinvolgimento nella gestione societaria della ROBUR.
La Banca, nel bene e nel male, è diventata protagonista assoluta nel mondo del pallone bianconero ed è stata, di concerto alle autorità cittadine, in prima fila nello scegliere i vari Presidenti succeduti nella Società, garantendo le particolari condizioni finanziarie senza le quali difficilmente personaggi che ben poco avevano a che fare con Siena, avrebbero assunto ruoli e responsabilità così importanti.
La Banca ha garantito sempre una sponsorizzazione tra le più alte del torneo e nel contempo ha fatto da paracadute dalle inevitabili perdite economiche della Società bianconera.
Di contro a tale disponibilità, possiamo annoverare, almeno secondo voci ricorrenti in città, il non gradimento verso certi imprenditori ( Pellegrini, Volpi ) che a fronte di impegni precisi avrebbero preteso un’autonomia gestionale non gradita.
Ora che la Banca attraversa un momento difficile corre voce che la nuova gestione possa pretendere un consistente rientro delle esposizioni, magari tramite la cessione delle prestazioni degli atleti più significativi, trascurando “ promesse” lasciate intravedere ai vecchi e gli attuali amministratore del SIENA, e tralasciando la possibilità di consolidare il debito pregresso con la possibilità di un ammortamento tramite l’utilizzo di eventuali sponsorizzazioni.
SOCIETA’ AC SIENA
Limitando il discorso agli ultimi tredici anni , constatiamo che si sono succeduti alla Presidenza ben 4 soggetti diversi, contribuendo ovviamente ad una scarsa se non nulla programmazione societaria.
Si può chiaramente supporre che, in particolar modo negli ultimi tempi, i vari Presidenti siano stati “ invitati” ad assumere la carica dietro promesse più o meno mantenute sia dalla Banca che dalle Istituzioni cittadine.
Il fatto poi che la realtà senese sia praticamente la più piccola del panorama della massima serie, non ha certo facilitato l’avvio di uno sviluppo per un assetto societario solido e pronto ad affrontare il difficile compite che un torneo così impegnativo propone.
D’altra parte si può affermare che l’ AC SIENA avendo fruito da parte della Banca di un contributo di sponsorizzazione tra i più alti dell’intera serie A e sommando le altre entrate finanziarie ( diritti TV, abbonamenti, incassi, pubblicità, etc.), con una oculata programmazione tecnica, dovrebbe poter avere un futuro perlomeno normale.
Ovviamente mettendo in preventivo l’impegno economico della Dirigenza, perché la sopravvivenza economica/sportiva della Società non può dipendere sempre dagli altri.
La cessione della prestazione degli atleti, magari senza l'acquisizione di validi sostituti, può per un verso contribuire la rientro dello scoperto ma per un altro finisce per di compromettere il mantenimento della categoria con certe pesanti conseguenze anche economiche.
Il rischio vale la candela ?
LA TIFOSERIA
Ultimi , ma non certo per importanza, protagonisti di questa commedia dell’arte i tifosi bianconeri.
La tifoseria senese, a differenza di tante altre, oltre a svolgere il suo tradizionale ruoli di sostegno alla squadra, si è sempre interessata alle vicende societarie che purtroppo nel caso del Siena sono state sempre complicate.
Siamo partiti da raccogliere fondi nel salone della Camera di Commercio ( vi ricordate il vicepresidente Mascagni ? ), siamo passati attraverso la sottoscrizione delle quote per le prime azioni bianconere emesse dalla gestione Paganini e siamo arrivati a formare commissioni incaricate di sondare le Istituzioni Senesi per garantire il futuro della Società.
Peraltro non ci sono stati timori, in particolar modo dalla tifoseria organizzata, ad esporre striscioni contro la Banca MONTE DEI PASCHI , quando il suo comportamento non veniva ritenuto favorevole alla vecchia ROBUR.
La tifoseria a mio avviso deve tornare con vigore a preoccuparsi delle sorti societarie, adottando ogni tipo di iniziativa pubblica : striscioni, volantini, assemblee aperte, interventi sulla stampa parlata e scritta.
In questo periodo di vicinanza elettorale sarà magari necessario avere colloqui con i futuri candidati a Sindaco, per far presente che , come in passato, le eventuali future difficoltà dell’ AC SIENA torneranno inevitabilmente in Piazza del Campo e cercare risposte positive per un fattivo interessamento al problema, anche nella consapevolezza che in questa nostra gattopardesca città è facile manifestare attenzioni che sono solo di pura facciata
Per concludere quindi, considerando anche il difficile momento economico che riguarda la città nel suo insieme, sono sempre più necessari contatti frequenti e propositivi tra le varie componenti.
Soprattutto c’è bisogno di fare chiarezza e dire esattamente come stanno le cose e cosa si vuole fare : solo conoscendo la verità, bella o brutta che sia, si può stabilire il giusto punto di ripartenza.
Fonte: Fedelissimo Online