Esclusiva Fol – Crocchianti: “Gli infortuni sono il passato, voglio rimettermi in gioco con il Siena”

“Ho avuto un fastidio al flessore dovuto a un problema alla schiena, adesso è risolto. Mi sento bene, ho ripreso del tutto ieri gli allenamenti col gruppo. Chiaro che la condizione la ritrovi giocando, e anche per colpa del Covid non è stato facile”. Il recupero di Marco Crocchianti è una delle note liete del momento. Col Montespaccato è entrato nei minuti finali, aveva già esordito con l’Ostia Mare tornando in campo dopo oltre due anni: non giocava addirittura dal 15 maggio 2018. “Un’emozione bellissima, a maggior ragione in uno stadio del genere”, racconta il difensore romano al Fedelissimo Online.

La carta d’identità dice: classe 1996, nato a Marino (Roma). Dove comincia a giocare a pallone Marco Crocchianti?

A Santa Maria delle Mole, frazione del comune di Marino. Poi cinque anni nel Tor Tre Teste e a 17 anni arriva la chiamata dello Spezia.

Dove rimani quattro anni: 51 presenze in Primavera e il debutto in B, il 2 aprile 2016 in un Cagliari-Spezia 1-2 (a segno Calaiò e Giannetti, ndr).

Belle emozioni. Essere buttato dentro alla sprovvista, a 20 anni, non si dimentica facilmente.

Il primo anno fra i grandi è alla Reggiana, nella stagione 2017/18: 28 presenze in totale.

Andai a Reggio Emilia senza sapere di essere titolare, mi dovevo giocare il posto insomma. Sono arrivato il mercoledì e il sabato Menichini mi aveva già mandato in campo. Ci eliminò proprio il Siena, in quella gara famosa ero in tribuna perché mi ero fatto male col Bassano, alla prima partita dei playoff.

Lì sono iniziati i problemi fisici.

Ero sotto antidolorifici a causa del mal di schiena e non mi accorsi del problema al flessore. Dopo quello strappo sono stato fermo due mesi, poi sono andato al Sudtirol e al primo allenamento mi sono rotto il crociato. Mi ha tenuto lontano dal campo setti mesi e mezzo, perché per un mese-un mese e mezzo ho avuto la tendinite al rotuleo. Il Sudtirol mi ha riconfermato, è andato tutto bene fino al ritiro ma il giorno prima della Coppa Italia con l’Udinese mi è uscita la spalla che avevo già operato ai tempi dello Spezia. E quindi niente, sono stato di nuovo fermo fino a gennaio. Quando finalmente ho recuperato, è arrivato il Covid che ha fermato tutto.

Non ti sei fatto mancare nulla.

Diciamo che posso fare il fisioterapista (ride, ndr). Ma è tutto alle spalle, adesso voglio dare il massimo per il Siena che ha voluto puntare su di me. Avevo un altro anno con lo Spezia, mi sono svincolato e ho accettato l’offerta bianconera per rimettermi in gioco. Avevo già giocato insieme a Narduzzo, c’erano nomi importanti come Guidone e Schiavon e giovani talentuosi come Bani, Carminati e Farcas.

Contratto annuale ma con opzione, giusto?

Sì, altri due anni in caso di promozione. La volontà è di rimanere.

Un giudizio su questa prima parte di campionato?

12 punti in 6 gare, considerando che non abbiamo fatto il ritiro, non è male. Certo, c’è ancora da migliorare, ma siamo sulla strada giusta. Col Grassina abbiamo fatto una gran partita sotto il livello della cattiveria, domenica ci aspetta una sfida dura, contro una buona squadra.

Qual è il tuo ruolo ideale?

Centrale di destra nella difesa a quattro. Ma va bene anche terzino sinistro, terzino destro o nella linea a 3. Dove mi mette il mister gioco.

Anche mediano, tuo ruolo da ragazzino?

Anche mediano, lì però servono piedi buoni! Ci ho giocato fino a 14-15 anni, per questo mi è sempre piaciuto De Rossi.

In difesa per ora il Siena ha schierato una linea verdissima.

Da Carminati a Farcas, da Ruggeri a Haruna: abbiamo ottimi giovani, sono fortissimi.

(Giuseppe Ingrosso)

Fonte: Fol