Esclusiva Fedelissimo on line – CONTE: ABBIATE FIDUCIA, TUTTI VOGLIAMO IL BENE DELLA ROBUR

Le idee sono chiare, gli obiettivi sotto tiro: Antonio Conte è sereno, mentre in totale sinergia con il diesse bianconero Perinetti e il presidente Mezzaroma, sta costruendo la sua Robur. E invita tutti a esserlo altrettanto, ad avere fiducia nel loro lavoro, incentrato nella formazione di una squadra all’altezza del campionato che sta per intraprendere e nello sviluppo di un disegno che non sia a soltanto a breve termine.
Mister, quali le prime sensazioni che ha provato in questo mesetto come nuovo allenatore del Siena e quali i suoi obiettivi?
“L’impressione è stata sicuramente positiva. Ho trovato persone di grande serietà e molto ambiziose che qua vogliono costruire qualcosa di importante. Il progetto che stiamo portando avanti non ha scadenza annuale: il presupposto è quello di gettare basi solide per un qualcosa di duraturo, che dia grandi soddisfazioni nel presente e nel futuro. La retrocessione, in questo senso, va colta come un’opportunità. Un punto di partenza per un domani radioso”.
E’ questo che deve capire la piazza?
“Ho ritrovato un ambiente caloroso, nonostante la retrocessione, che ha apprezzato i cambiamenti e la scelta dei nuovi volti. Così deve essere: bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno, la retrocessione stessa, come ho già detto. Il Siena adesso ha alle spalle una società solida, uno sponsor importante e una città in grado di sostenerlo. Meglio retrocedere e ripartire alla grande, che salvarsi nell’incertezza: i tempi delle incertezze sono finiti”.
Ha un nuovo staff: può presentarcelo?
“Alessio lo conoscete già, umile e ambizioso, siamo stati insieme alla Juventus. Stellini, alla sua prima esperienza come collaboratore tecnico, l’ho avuto al Bari come giocatore. Ne ho potuto apprezzare le qualità umane ed è per questo che l’ho proposto, appena il ragazzo ha deciso di appendere le scarpette. Savorani, il nuovo preparatore dei portieri, non lo conosco molto, ma di lui dicono tutti un gran bene. Fino alla passata stagione ho sempre lavorato con Anellino: la sua scomparsa è stata un duro colpo”.
Come vi state muovendo, con Perinetti e il presidente, sul mercato?
“C’è totale sinergia: ci sentiamo e ci troviamo spesso per fare il punto della situazione. Per ogni scelta fatta deve esserci il benestare da parte di tutti. Al di là dei nomi, di chi parte e di chi arriva. La linea di condotta rimane comunque quella di tenere solo chi ha forti motivazioni, giocatori che possono dare il massimo per la causa. E acquistare giocatori non necessariamente con il nome importante, ma che abbiano le caratteristiche giuste. Sappiamo bene chi fa al caso nostro, abbiamo le idee chiare dobbiamo solo aspettare che si concludano le operazioni”.
Vero è che con la partenza di Maccarone c’è chi si aspetta un sostituto dal nome altisonante…
“Sarebbe un grosso errore credere che un giocatore sia il suo nome e farsene abbindolare, soprattutto in un campionato difficile come la serie B. E’ sempre il campo che decreta la qualità del singolo. Massimo era un giocatore importante per noi, abbiamo fatto il possibile per tenerlo, ma ha fatto la sua scelta. Dal momento in cui ha firmato il contratto con un’altra società per il Siena deve far parte del passato. Chi arriverà sarà un giocatore adatto al mio modo di vedere il calcio, che farà sicuramente il bene del Siena, che avrà ottime qualità professionali e umane. Bari docet: fatti, non nomi. Abbiate fiducia, state sereni: stiamo lavorando bene e duramente per allestire la squadra. Chi è arrivato, me compreso, non è certo venuto per pettinare le bambole. Siamo sicuri di quello che stiamo facendo, tranquilli, vogliamo tutti il bene della Robur”.
Quale il reparto dove vi muoverete maggiormente?
“Ho fatto due calcoli… Non è che tra chi andrà va e chi era in prestito, mi rimangano tanti elementi. Curci e Rosi, in comproprietà, se ne andranno, Ghezzal ha tante richieste. Credo che il reparto che ha bisogno di meno innesti sia la difesa: Terzi, Rossettini, Ficagna, Del Grosso, Odibe… rimangono tutti. Mi fido di loro e non avrebbe comunque senso privarci di un giocatore che ha già fatto la serie A e di nostra proprietà per andare a pescarne un altro in B di uguale valore”.
Con i giovani, da Giannetti ai vari ‘rientri’ come vi comporterete?
“Anche su di loro abbiamo già un’idea da sviluppare. Purtroppo la serie B è strana, impone dei limiti, 18 giocatori, una lista A e una lista B: quattro ragazzi dell’88 che siano stati nelle giovanili e tutti gli under… Non possiamo fare miracoli, ma sappiamo come muoverci, cercheremo la soluzione migliore per tutti”.
In questi giorni ha chiamato alcuni dei suoi giocatori: li ha sentiti motivati?
“E’ ovvio, anche perché se non ne fossi stato certo, non li avrei contattati. Quelli che non vogliono far parte del progetto non li ho chiamati, anche per non metterli in difficoltà. Non mi lego certo a un palo o mi uccido se c’è chi vuole andarsene. Chi ho sentito, invece, era carico, desideroso di rimanere e voglioso di rivincita. Ripeto: non facciamoci prendere dalla smania, stiamo lavorando bene, dateci fiducia”.
Con gli ultimi verdetti stabiliti dai campi, che serie B sarà?
“Sarà un campionato difficilissimo. E’ rimasto il Torino che vorrà sicuramente tornare in A. Lo stesso la Reggina che ha rischiato di retrocedere, la stessa Atalanta o il Livorno. Diciamo che con noi ci sono quattro-cinque squadre, più la sorpresa della stagione che non manca mai, vedi il Cesena quest’anno, che punteranno alla risalita. Sarà una battaglia: per questo dico che serviranno giocatori che siano in grado di giocare in cadetteria, persone che dimostrino sul campo e non sulla carta il loro valore”.
Un’ultima domanda… è fatta per Troianiello?
“Di mercato stretto non parlo: certe domande vanno girate a Perinetti. Dico solo che Troianiello è un giocatore importante, che si sposa perfettamente con la mia idea di calcio. Come tutti quelli che faranno parte della Robur stagione 2010/11”. (Angela Gorellini)

Fonte: Fedelissimo on line