Edilizia sportiva un’idea di andrea Sordi

Costruire un campo da calcio a Siena è ovviamente più complicato che a Modena , a Pisa o a Grosseto. 

La particolare bellezza del nostro paesaggio fatto di dolci colline, declivi ombrosi ed improvvisi contrafforti non si addice all’edilizia sportiva. Per costruire un impianto decoroso bisogna “spianare” qualche collina, leticare un paio d’anni con le più svariate associazioni ambientalistiche e, sotto la spada di Damocle dell’Unesco, rischiare interruzioni o sospensioni dei lavori che fanno gettare al vento quattrini (….peraltro ormai  finiti!) e voglia di fare!

Allora? Allora, non è che si smette di giocare a pallone, allora va razionalizzato quel poco che abbiamo ed essere così bravi da trasformare la nostra miseria in ricchezza!

Facendo un rapido censimento degli impianti disponibili – ovviamente non considero l’Oratorio, il Costone, via Custozza, l’Alberino, Marciano ecc., ecc. – sono disponibili e funzionanti il Rastrello, il Campo d’Atletica di v.le Avignone, l’Acquacalda, Cerchiaia e San Miniato, non considerando il Pontaccio, Uopini  e Ponte a Tressa perché fuori comune.

Cominciamo dal Rastrello. Il vecchio e glorioso stadio, il cui ammodernamento appare sempre più un opera di altissima ingegneria e di non trascurabile costo, per non parlare del suo “ingombro” nel centro della città, con tutti i problemi che ne conseguono, potrebbe essere riportato al suo originale stato di vero stadio polivalente con strutture per l’atletica leggera e, se ci sono gli spazi (…. ma ci sono!), attrezzato anche per il ciclismo con le curve rialzate come era una volta. Il prato, se ritenuto opportuno, potrebbe essere anche sintetico e destinato ad accogliere le partite delle giovanili del Siena e, se del caso, di tutte le squadre senesi che partecipano a campionati sotto l’egida della FIGC, dunque Mazzola, Meroni e Siena Nord, se non sbaglio. Insomma uno spazio sportivo aperto alla città da godere in un possibile contesto di verde pubblico contiguo alla Lizza ed alla Fortezza.

Il Campo di atletica di V.le Avignone, invece, potrebbe cambiare destinazione ed essere dedicato solamente al calcio e qui potrebbe allenarsi il Siena, che finalmente troverebbe casa in un ambiente confortato da opportune strutture e facilità di fruizione.

Ora l’Acquacalda. All’ingresso della tangenziale esiste un comprensorio sportivo interessante: il velodromo, il campo da calcio in uso al Siena Nord e lo spazio dedicato agli arcieri. Bene, uno spazio sufficiente per costruire ex novo uno stadio per il calcio come Dio comanda! Una tale ubicazione non creerebbe problemi ai residenti, il parcheggio ospiti potrebbe essere collocato aldilà della tangenziale, sarebbe facilmente raggiungibile da tutti.

San Miniato e Cerchiaia continuerebbero a svolgere la loro funzione. Certo è che la città potrebbe anche dotarsi di un'altra struttura tipo quelle in parola con un esborso assai contenuto e trovare lo spazio per gli arcieri che, visto l’attuale, non sembra proprio che abbiano bisogno di un campo di aviazione!

E’ ovvio che se il Comune di Siena, quando cesserà di essere all’onore delle cronache per tutto ciò che non c’entra un piffero con la buona amministrazione della città, riuscisse ad intessere ottimali rapporti con le realtà confinanti anche il Pontaccio, opportunamente ricondizionato, Uopini e Ponte a Tressa, salvo se altri, potrebbero entrare nella rotazione dell’utilizzo; forse la sempre lamentata penuria di impianti potrebbe essere riconsiderata.

Per decenza non ho fatto menzione di Taverne d’Arbia.

E’ solo un’idea.

 

Andrea Sordi