E poi arrivò Tarantino…
E’ sempre stato difficile commentare le vicende del Siena, oggi lo è ancora di più. Tra lavori per lo stadio, contributi non pagati con conseguente deferimento, e sconfitte (sonore) sul campo gli argomenti non mancano di certo. Lasciamo perdere, per un attimo, le polemiche e le crisi aperte fuori dal campo e concentriamoci su questo.
Come abbiamo detto e scritto fino allo sfinimento, la squadra allestita in estate dal ex diesse Salvini, si è subito dimostrata una formazione quadrata, agguerrita, tecnicamente valida ed in grado di battersi alla pari con quasi tutti (ricordiamo la splendida vittoria con la Reggiana) ma abbastanza corta in quanto a numero di titolari In una società normale, la dirigenza in occasione del mercato invernale, avrebbe cercato, senza fare follie, quei correttivi che potevano farci fare il salto di qualità. Cosa fa, invece, la Robur di Montanari? Caccia …ops promuove a direttore generale Salvini, prende come diesse Tarantino. Quest’ultimo molla Silvestri e ingaggia alcuni giocatori, e qui iniziano le note dolenti. Senza nulla togliere al valore dei nuovi acquisti, quello che salta agli occhi è la scarsa preparazione. Infatti dei sette nuovi arrivi i soli ad essere scesi in campo (in poche occasioni, a dir la verità) in questa stagione sono stati Petrelli con la Triestina e Ciurli, riserva del San Donato, giunto a Siena prima dell’arrivo di Tarantino al pari di Motoc, che nell’ultimo anno solare non aveva quasi mai giocato se non con la sua nazionale di categoria. Qui è sceso in campo 3 volte.
Stesso discorso per Verduci, quasi un anno in panchina con 4 partite a Siena e Orlando (l’altro elemento arrivato prima dello sbarco in bianconero di Tarantino), 8 presenze da gennaio e quasi nulla lo scorso 2022. Poco campo anche per Bearzotti gettato nella mischia da Pagliuca dopo 6 mesi di inattività. Nulla per il giovane portiere Berti.
Quanto hanno inciso questi neo bianconeri sul rendimento della squadra? Ovviamente, e ripetiamo non per colpa loro, poco o niente, visto che è difficile trovare subito il ritmo partita se si è stati quasi un anno senza giocare e si subiscono infortuni vari.
Molti di questi sono giovani, quindi un investimento per il futuro, ma quello di cui aveva bisogno il Siena erano, in quel momento, anche e soprattutto, giocatori in forma, in grado di aiutare gli undici titolari da subito. Sarebbe bello che il diesse Tarantino invece di rispondere dopo le partite con le solite frasi fatte e di circostanza, ci spiegasse i perché di queste scelte e dell’apporto che hanno dato alla squadra i giocatori da lui ingaggiati, insomma ci piacerebbe sapere che voto si darebbe per il suo lavoro… (Antonio Gigli)
Fonte: FOL