E’ già sparita la lotta salvezza ?

Sei punti possono essere tanti o pochi. «Todo depende», tutto dipende da che punto guardi il mondo. L’Inter, per esempio, è a sei punti dall’Udinese e dal terzo posto Champions, e la distanza sembra ridotta, perché la squadra di Claudio Ranieri è in crescita (non più tardi di due mesi fa annaspava ai margini della zona B). All’opposto sei punti possono apparire una voragine, se chi deve colmare il gap non imbrocca una partita da tempo.
Il pari che non serve Tre retrocessioni. Il Lecce – ultimo a quota 9 – pare pronto per l’estrema unzione. Sei invece sono i punti che dividono Cesena e Novara dal quartultimo posto che vale la salvezza e mai, da quando il campionato è a venti squadre, dopo 17 giornate c’era stata una frattura così netta tra coda e resto del gruppo. Sei punti non sono poi molti, due vittorie di fila, però qui si parla di club che fanno una fatica bestiale a vincere. Il Novara conta la miseria di due successi, il Cesena 3. Calendario vuole che domenica sia in cartellone Cesena-Novara. Non ci vuole Einstein per dedurre che un pari sarebbe il peggiore dei risultati. Il segno X consentirebbe forse ad Arrigoni e Tesser di recuperare un punto sul Bologna, atteso dalla trasferta di Napoli, ma meno 6 o meno 5 poca differenza farebbe.
Rischio grosso C’è il rischio che il discorso retrocessione si chiuda con un girone di anticipo. Che campionato sarebbe senza lotta salvezza? Una sciagura. Mezzo torneo, forse qualcosa di più, perderebbe interesse. Non osiamo pensare che cosa potrebbe accadere in molte partite a quel punto insignificanti: risultati strambi, diluvi di gol e di over, forti sospetti di «taroccamenti» scopo scommesse. Sul piano tecnico, forte è l’impressione è che la Serie A abbia perso equilibrio, che la forbice tra grandi e medio-piccole si sia allargata a dismisura. Il rimedio? Serie A di nuovo a 18 squadre. Più selezione, più competizione.
Fonte: La Gazzetta dello Sport