DOPO 27 ANNI TORNA SIENA-GROSSETO

L’attesa sta per concludersi: giovedì sera alle 20,45 allo stadio “Franchi” va in scena la madre di tutte le sfide, il derby tra Siena e Grosseto, valido per il 3º turno di Tim Cup. L’ultimo “incontro ravvicinato” tra le due rivali di sempre risale al 6 agosto 2001, ma si trattò di una sgambatella amichevole. Sono passati invece oltre 27 anni dall’ultimo incontro ufficiale, che andò in scena nella Città del Palio il 9 agosto 1982.
Quella tra biancorossi maremmani e bianconeri senesi è una contesa che ha scandito quasi l’intera storia delle due società, l’Unione sportiva 1912 e la Robur 1904. Il primo duello risale addirittura agli anni Venti in un anonimo campionato di Promozione. Con la crescita delle due società, i derby hanno assunto una sempre maggiore importanza, fino ad arrivare alla serie C, la massima categoria raggiunta dai torelli prima dell’arrivo del comandante Piero Camilli. Grosseto e Siena hanno regalato ai loro sostenitori duelli appassionanti, sentiti; e anche se il Grifone non incontra da quasi trent’anni l’avversario più “odiato”, ai senesi fischiano le orecchie ogni volta che ruzzola un pallone allo Zecchini. Si va dal classico “Chi non salta… bianconero è”, al meno civile “Siena m….”.
Una rivalità lunga settanta chilometri e soprattutto legata alle tifoserie, visto che tra i due sodalizi è corso sempre buon sangue, come dimostrano i diversi scambi avvenuti nel tempo. Sono almeno una ventina gli atleti che hanno indossato entrambe le maglie. I più famosi Roberto Negrisolo, Michele Mignani, Marco Carparelli, Danilo Tosoni, Rolando Marchetti, Enzo Galli, Ermanno Englaro e Agostino Garofalo.
Ma da Siena ha fatto fortuna in Maremma anche un mister, Mario Genta, che viene ancor oggi ricordato da queste parti per aver conquistato una storica promozione dalla serie D alla serie C nella stagione 1972-1973, proprio a spese della sua ex squadra, seconda classificata con cinque punti di ritardo.
Il popolo biancorosso ha a cuore la partita di giovedì anche per quello che successe in quel trionfale campionato. Dopo un tranquillo 3-1 per il Grosseto nella gara d’andata (di Barbana, Spagnesi e Landoni le reti grossetane), nel ritorno al “Rastrello” ci fu l’inferno. Davanti a diecimila spettatori (con una foltissima schiera di tifosi biancorossi), il Siena cercava una vittoria per rimettere in discussione il primato del Grifone, ma un gol di Vinicio Ciacci gelò la tifoseria locale. E lì cominciarono i primi disordini. E dopo il pareggio di Bruschettini al 20’ della ripresa, gli spalti si trasformarono in un campo di battaglia. Sulle gradinate iniziò una vera e propria caccia al grossetano, tanto che ci furono dei feriti. Un tafferuglio gigantesco e ci volle del tempo prima di sedare gli incidenti. La gara finì sull’1-1: l’arbitro non se la sentì di concedere un rigore sacrosanto per un fallo su Ciacci. Qualche settimana dopo i ragazzi del presidente Ferri festeggiarono il ritorno in C, preparando anche un funerale in grande stile agli sconfitti.
Il ritorno in Paradiso del Grosseto fa sognare da qualche anno il derby, in serie B, o, come dopo la vittoria con il Livorno negli ultimi playoff, in serie A. In attesa di un confronto in campionato, però, questo faccia a faccia in Tim Cup va più che bene (di MAURIZIO CALDARELLI)
Fonte: Il Tirreno