Disanto: “Colpito dai tanti attestati di stima. Vorrei fare qualcosa di importante con questa maglia”
Assoluto protagonista di questo inizio di stagione Francesco Disanto. L’esterno arrivato questa estate dal San Donato Tavarnelle è salito in cattedra a suon di buone prestazioni fino a prendersi stabilmente il posto da titolare nello scacchiere di Gilardino. Oggi pomeriggio, nella sala stampa ‘Renzo Corsi’ dello stadio, il calciatore fiorentino ha parlato del momento suo e della squadra. Queste le sue parole:
Inizio di stagione – “La Lega Pro l’avevo fatta tanti anni fa, mi ricordavo che era una categoria molto dinamica dove bisogna andare per il concreto. Sono contento di come sono partito, ma come per tutte le cose bisogna cercare di far meglio. Tutti i giorni lavoro per ottenere risultati migliori”.
Conferma – “Sono sempre stato dentro il progetto, sia con la D che per la Lega Pro. È arrivata questa conferma che per me ha significato tanto, dopo tanti anni non credevo quasi di potercela fare più a tornare sopra. La soddisfazione è ancora più grossa”
Continuità – “Spero di continuare a giocare con questa continuità, perché indubbiamente aiuta a trovare condizione fisica e mentale. Ma anche quando il mister mi ha chiamato in causa per 20-30 minuti ho sempre cercato di dare il massimo, per carattere non mi do mai per vinto. La fiducia la sentivo anche prima, è normale che giocare titolare in una piazza come Siena sia una soddisfazione ancora più grande”.
Quinto di centrocampo – “Non è il mio ruolo classico, ho cercato di adattarmi al meglio sia per me che per la squadra e di fare una partita attenta cercando di sbagliare il meno possibile. Il quinto è un ruolo delicato, bisogna fare sia tanta fase difensiva che offensiva. A Pontedera nel 3-5-2 avevo giocato solo in uno dei due davanti”.
Cosa è mancato finora – “Con Pistoiese e Fermana è mancata un po’ di cattiveria, se avessimo fatto gol non avremmo rubato niente a nessuno. Quando prendi un gol dopo 20 minuti ci può stare che non riesci a vincere”.
Tour de force – “C’è un trittico di partite importante. Noi ci prepariamo per fare il meglio e tirare fuori il massimo. Sono tre squadre molto forti di cui due retrocesse dalla B. Penso ci sia bisogno di tutti, in primis dei giocatori e anche dei tifosi. Se ci danno una mano possiamo dare qualcosa di più”.
Umore – “Siamo un ottimo gruppo, molto affiatato, penso si veda anche in campo. La squadra è compatta e coesa. Bisogna cercare di fare qualcosa in più per ottenere il risultato, non snaturandoci in quello che stiamo facendo fino ad ora”.
Maturazione – “I ringraziamenti li estendo a tutti, al mister che mi ha voluto e al direttore che mi ha tenuto anche in Serie C. Ho 27 anni, sono arrivato ad un punto dove voglio provare a fare qualcosa di importante. Non mi sento più un ragazzino, tantomeno uno arrivato, di conseguenza ho tutte le motivazioni per fare qualcosa di importante, e vorrei farlo qui a Siena”.
Miglioramenti – “Il mister dice che non mi rendo conto delle mie qualità? Purtroppo determinate cose puoi tirarle fuori solo sul campo. Forse sono l’unico a non rendersene conto, o mi esprimo in parte. Quello che so è che io do sempre il massimo, caratterialmente sono molto istintivo. Se mi sento di fare una cosa la faccio, come successo nel gol contro il Montevarchi. Devo andare avanti cercando di fare qualcosa di più”.
Tifosi – “Li voglio ringraziare personalmente per quanto mi hanno dato fino ad ora. Per me il salto è stato abbastanza grosso, in C avevo giocato, ma senza nulla togliere al Pontedera, la piazza di Siena è più blasonata. Non mi aspettavo tutti questi attestati di stima. Quello che posso chiedere è solo di starci sempre vicini”. (Jacopo Fanetti)
Fonte: Fol