Depistolario _ Atto II di Jacopo Rossi

Ciao caro amico,

hai visto che spettacolo coll’Ostiamare (che sembra nell’ordine uno slogan pubblicitario, un film impegnato e un verbo nostro: “Oioi, la smetti di ostiamare? È du’ ore ostiamari, diamine!”)?
No, dico, hai visto? Io no, o meglio sì, diciamo un po’. Un po’ sì, un po’ no, un po’ dritto un po’ torto, via whatsapp, tra bestemmie, incitamenti e pareri caldamente richiesti. Un po’ quel vedo non vedo sexy, da commedia all’italiana, un po’ di coscia e un po’ di pelo. Nel nostro caso un po’ di terriccio e un po’ di erba, ma tant’è. È un campo di D, ci piace così, ha un suo fascino insito e una carica erotica niente male. Sì, ma scusa ora divago, zigo zago, morettino vago, Dottor Divago, sì, quello di Pasternak, lui. In effetti un paio di paste all’Ostiamare gli si sarebbero anche date.
Bravi i ragazzi, no? Alla fine giocavano insieme da un giorno e mezzo, tipo squadra assemblata pel Barbero, però fortini, no? Barbero, no Barbéro: il secondo parla di storia, anche bene, noi la storia si vorrebbe fare. Per la sedicesima volta in sett’anni credo.

Ma non intristiamoci, amico mio, abbiamo fatto tre punti e va benone così, addirittura uno dei nostri ne ha segnati due: ma che vuoi di più, un Lucano? Io sì, un lucano lo vorrei, ma lucano tipo Ciccio Colonnese, più per nostalgia e valore affettivo che altro. Che alla fine una delle cose più belle che gli ho visto fare è stato prendere un sinistro da Totti, ho detto niente. Te l’hai mai preso un sinistro da Totti? No? Nemmeno un ammorbidente, un detersivo, un pod, una barzelletta brutta? No, eh? Si vede non frequentate gli stessi posti. Lui pod, te no.

A proposito di frequentare i posti, quasi mi dimenticavo: io domenica mi sa fo un salto a Scandicci. Dici Totti non ce lo trovo? No? Vabe’, io vo uguale. Anzi, visto si parla di Scandicci, te lo scandisco, sennò poi dici non capisci, toh: io vado lo stesso. Uguale, idem, allo stesso modo.

Si parte la mattina, s’arriva dal Ramaiolo e gli si dà due pappardelle sull’anatra e uno spiedino di fegatini all’aretina, col finocchio, ovviamente. Ah, e due ovoli grigliati, se c’entrano. Avrei preferito da Biagio il Pistoiese, ma chi regge fino a lì?

E poi tutti al Turri, o subito sotto, per i ragazzi con gli shangai scompagnati nello stemma.
Io ci metto la macchina, te ci metti la benzina, entrambi ci si mette il bercio? O, sennò si farà la conta.

Fammi sapere!

In fede (poca),

il tuo amico

Fonte: FOL