Dellafiore: “Siena, sei da serie A”

Non c’è stata a Carpi soltanto la prima vittoria in trasferta per il Siena, ma anche la porta imbattuta. È il comune denominatore degli ultimi due successi filati. In precedenza ai bianconeri era accaduto di uscire indenni solamente a Empoli e contro l’Avellino, perché se a questa squadra si poteva rimproverare qualcosa era proprio una certa eccessiva vulnerabilità. Se ne può parlare senza riserve con Paolo Hernan Dellafiore, un punto fermo da difensore centrale e all’occorrenza, per necessità come accaduto, da esterno sinistro.

Intanto, Dellafiore, vi siete tolti un grosso peso vincendo in trasferta?
«Sì, era ora. Ci mancava un risultato del genere lontano dal Franchi ed era una situazione condizionante. Il successo esterno l’avevamo sfiorato più volte. Cesena resta l’incompiuta con più rimpianti e altre volte c’eravamo andati vicini. Ora ci siamo sbloccati finalmente».

Due partite che non prendete gol: è un altro Siena?
«Più semplicemente è questa un’altra nota positiva quanto importante. Riusciamo a produrre tanto gioco offensivo ma con la pecca di qualche gol di troppo, spesso su palla inattiva. Registriamo queste due vittorie senza subire».

Meglio la difesa a tre?
«Da questa estate proviamo assetti difensivi diversi: a tre, a cinque, a quattro. A volte bisogna anche guardare l’avversario. Imporre il proprio gioco conta, ma vale anche guardare come si comportano gli altri e adeguarsi quando serve. Cambiando modulo si può fare qualcosa di buono. Abbiamo giocatori e possibilità diverse».

In che misura riuscite a convivere coi fattori esterni come le penalizzazioni?
 «Tante cose le sapevamo. Abbiamo colmato il gap. Possono arrivare altri uno-due punti ma andiamo avanti e basta. Davanti corrono e noi tiriamo dritti sapendo di dover vincere più gare possibili. Puntiamo intanto a quota 50 punti, prima ci arriviamo meglio è. L’obiettivo primario è questo. Poi dentro di noi siamo ambiziosi e ci piacerebbe competere per la Serie A. Bisogna essere realisti».

L’idea di potervi inserire per un discorso di promozione ce l’avete?
«Se guardo la rosa dico di sì, sulla carta siamo da prime posizioni. Dopo ci sono tanti esempi di situazioni complicate, penso al Torino che voleva risalire subito e ha sofferto molto prima di riuscirci. Sarebbe bello lottare e vediamo in primavera come stiamo messi».

Dellafiore si sente un punto fermo?
«Ho sempre giocato, mi sono adattato a sinistra, e avverto fin dall’inizio la fiducia del mister. Io ringrazio di questa fiducia che voglio sempre ripagare. Siamo in tanti, anche dietro e in tutti i ruoli. Appena si molla un attimo, c’è,chi può rimpiazzarti. Conta farsi trovare sempre pronti».

La vostra partita più bella?
«Col Palermo. È andata male, ma abbiamo giocato benissimo e gli episodi ci sono girati male. Abbiamo avuto largamente la gara in pugno».

La prossima partita a Modena cosa rappresenta?
«Un’altra tappa difficile. Loro in casa hanno sempre fatto bene e vorranno riscattare l’unica sconfitta al Braglia col Carpi. E’ fondamentale essere costanti. Stiamo bene e conosciamo il valore dell’avversario».

Fonte: Corriere dello Sport – Stadio