DEL NERI PENSA AL SIENA: Gara difficile come tutte le altre
Dal primato in classifica all’opportunità di centrare il record delle quattro vittorie consecutive, passando per l’ottimo rendimento della retroguardia e alla crescita dell’intero collettivo. Luigi Del Neri è concentrato sul Siena, prossimo avversario domenica pomeriggio al “Ferraris”: «Gara difficile, come tutte del resto». Qualcuno, dopo il successo esterno sull’Atalanta, ha parlato di Sampdoria fortunata, forse pensando ai due pali colpiti nel finale di partita dagli avanti bergamaschi. Il tecnico di Aquileia però non appare affatto infastidito da tali giudizi e anzi si augura che la dea bendata continui a scortare i blucerchiati il più a lungo possibile. «La fortuna? Spero che duri – scherza mister Del Neri, che poi precisa – La fortuna aiuta gli audaci e in questo momento mi sembra che quest’appellativo la Sampdoria ce l’abbia ben scritto addosso>. Luigi Del Neri spera che la fortuna assista i blucerchiati anche nella prossima sfida casalinga con il Siena, <una gara difficile, come le altre del resto – sottolinea l’allenatore doriano – perché il nostro atteggiamento in campo non cambierà rispetto alle precedenti partite. La classifica? Non la guardiamo in questo momento>. Il tecnico non nasconde però la soddisfazione per l’ottima partenza effettuata dalla squadra: <Sicuramente il primato è motivo d’orgoglio per i nostri tifosi, per la città, ma noi abbiamo ben chiaro in testa qual è il nostro obiettivo e quindi non ci lasciamo condizionare da quello che dice in questo momento la classifica – prosegue Luigi Del Neri – L’unica pressione che dobbiamo avere è quella della ricerca del bel gioco e continuare a lavorare come stiamo facendo>.
Dopo il primo turno di Champions League, le squadre italiane sono state definite attendiste e prudenti. Secondo Arrigo Sacchi i calciatori italiani sono meno tecnici di altri. Lei è d’accordo?
<La nostra cultura è questa. Penso che Sacchi facesse riferimento alla Spagna, dove fin dal settore giovanile si dà maggior peso alla tecnica individuale. Ha detto bene Mourinho dopo Inter-Barcellona, gli spagnoli hanno la cultura del tempo: ovvero danno ai loro giovani il giusto tempo di crescere, per poi essere protagonisti in prima squadra. Se Sacchi dice questo sono d’accordo, se crede che gli allenatori italiani non abbiano la cutura di far giocare un buon calcio alle proprie squadre, sbaglia>.
In Europa League si è sperimetanto l’assistente di linea dietro le porte. Cosa ne pensa?
<Può servire. In un calcio sempre più veloce, è meglio che ci siano più occhi a controllare. L’errore arbitrale fa parte del gioco: gli arbitri e gli assistenti possono sbagliare, come sbagliamo noi e i calciatori in campo>.
In sala stampa spunta Cassano e non si può non parlare di lui. Cosa deve fare per essere convocato in Nazionale?
<Continuare a giocare da Cassano. Di certo non può autoconvocarsi, ma continuando a giocare a questi livelli potrà avere una chance>.
Cosa manca a questa Sampdoria per essere la Sampdoria di Del Neri?
<La Sampdoria è della società, prima di tutto, e dei giocatori, che esprimono sul campo quello che hanno dentro e la voglia del gruppo. La Samp è guidata da Del Neri, ma non è di Del Neri. Io ho la fortuna di poter allenare questo gruppo e ringrazio la Società per avermi dato questa opportunità>.
Ad inizio stagione, in molti auspicavano l’arrivo di un rinforzo in difesa. Il pacchetto arretrato però ha risposto alla grande in quest’avvio di stagione, rivelandosi più che affidabile.
<Il rendimento della difesa dipende dalle situazioni che si sviluppano in campo: se l’Atalanta avesse fatto due gol nel finale di gara domenica scorsa, anziché colpire due pali, staremmo a parlare di difesa da registrare. Dobbiamo migliorare, ma non dimentichiamo che questi ragazzi stanno lavorando insieme da soli due mesi. Molti stanno crescendo: penso a Rossi ad esempio, che è giovane, ma sta migliorando partita dopo partita>.
Ilpensiero torna al Siena. Mancherà Tissone, squalificato. Toccherà a Poli?
<Certamente. Poli è un ragazzo sul quale punto molto. Prima di lasciar partire Sammarco verso Udine, abbiamo valutato i ragazzi che avevamo in casa. Palombo e gli altri compagni lo aiuteranno a superare l’emozione>.
Vincendo, si centrerebbe il record assoluto delle quattro vittorie consecutive.
<Non avevo mai vinto le prime tre partite: lo abbiamo fatto. Possiamo andare avanti con un nuovo record>. Fonte: www.sampdoria.it