Deferimento: la cervellotica decisione della Procura Federale
C’è un aspetto che in pochi hanno preso in considerazione, una situazione grottesca che ancora una volta penalizza la Robur.
Il deferimento arrivato ieri in Via della Sapienza, in cui non risulta nessun addebito alla società, è un atto inevitabile legato al principio della responsabilità oggettiva.
L’imputato non è l’AC Siena, bensì Filippo Carobbio, reo confesso di aver manipolato alcune partite tra le quali non risultano incontri disputati dalla Robur.
L’unico motivo per cui è stata deferita l’AC Siena – ma questo vale anche per la Samp, lo Spezia, ecc…. – è perché quel galantuomo di Carobbio nella scorsa stagione era tesserato per la nostra società.
E questo, visto che non ci sono partite che riguardano la Robur, è la prima grande incongruenza, per non dire ingiustizia, che emerge in questo contesto.
Quale responsabilità può essere addebitata al Siena per i reati che Carobbio ha combinato quando militava in altre società? Indiretta, si, ma parecchio indiretta.
Ma non è finita qui.
C’è una certa apprensione per tutto quello che Carobbio e il suo compare Gervasoni hanno dichiarato nei rispettivi interrogatori che, guarda caso, sono stati secretati.
I due disonesti, indagati per associazione a delinquere, potrebbero aver dichiarato qualsiasi cosa, anche e soprattutto delle grandissime bugie basate su il sentito dire o sul forse, con l’unico intento di alleggerire la propria posizione.
Se ricordiamo la dichiarazione di Gervasoni sulla partita Modena-Siena ci rendiamo conto di essere davanti ad un millantatore, categoria che abbonda nel mondo delle scommesse, senza scrupoli che pur di alleggerire la propria posizione sarebbe disposto a dichiarare qualsiasi cosa.
La domanda che ci poniamo è: quale livello di credibilità viene assegnato a Gervasoni e Carobbio indagati per associazione a delinquere? Quanto veritiere possono essere le accuse lanciate da due squallidi personaggi che sono passati nelle fila dei pentiti solo dopo aver passato qualche giorno in galera e non per un convinto pentimento?
Il rischio che il Siena subisca un secondo deferimento e quindi un secondo processo, non è poi così campato in aria. Si processa Carobbio e il Siena, ma non si prendono in considerazioni tutte le situazioni in cui è stata chiamata in causa la società dai due giocatori (accuse tutte da dimostrare e per quanto se ne sa molto risibili) ma solo quelle legate all’attività illecita commessa da Carobbio.
Questo, per come la vediamo noi, è una procedura assolutamente fuori da ogni logica che potrebbe vedere l’AC Siena processata due volte per gli stessi reati.
E qui è inevitabile la solita domanda: se al posto del Siena ci fosse stata una delle cosiddette grandi si sarebbe seguita ugualmente questa procedura? (nn)
Fonte: Fedelissimo Online