DAL FRANCHI: MISTER CONTE

 


Antonio Conte: “Quando sono entrato nello spogliatoio erano più arrabbiati i ragazzi che io per il gol preso. Non so se hanno finto perché temevano la mia reazione. A differenza di altre volte ero invece soddisfatto. Li ho tranquillizzati, perché il gol era arrivato su un calcio da fermo. Mi è piaciuto l’atteggiamento, la determinazione della squadra. I ragazzi mi sono piaciuti in tutto, hanno creato tanto: oggi il Siena voleva vincere. Era una squadra che ha fatto vedere subito agli altri cosa voleva fare. Peccato per le occasioni non concretizzate, ma se devo trovare una pecca è la fase difensiva sui calci piazzati. Anche con il Portogruaro dovremo giocare così: produrre gioco e attaccare con grande voglia. Sono molto soddisfatto. Quello che continuo a ripetere alla squadra è che in casa e in trasferta la mentalità e il carattere devono essere gli stessi Mi rendo conto che è difficile cambiare una mentalità radicata negli anni: prima dovevi salvarti, adesso devi vincere, giornata dopo giornata. Abbiamo iniziato un percorso importante e ripeto: il tempo è a nostro favore. Sull’atteggiamento possiamo migliorare ancora tanto. Il Grosseto? Oggi sarebbe stata dura per tutti: il Siena voleva riconquistare il secondo posto. Nelle partite che ho visto e anche oggi non mi è dispiaciuto. Si vede la mano del mio amico Moriero, uno che non rinuncia mai a giocare. Sono sicuro che con lui i risultati si vedranno e che farà anche divertire. Bolzoni? Complimenti: ha aspettato il suo momento e ha fatto una grande partita. Ma accanto a lui dovevo mettere un giocatore che desse geometrie. Faccio i miei complimenti anche a Codrea e a Rossettini. Ora dobbiamo pensare solo al Portogruaro per confermare i grossi miglioramenti di oggi. Come dissi dopo il ko con il Sassuolo: possiamo pure perdere, ma bisogna perdere attaccando. Mi sembra che i ragazzi abbiano capito. Reginaldo? Sta bene. Oggi ha fatto il Reginaldo. Regi è un giocatore del quale sto cercando di trovare la chiave. Ha mezzi importanti, ma qualche volta se ne dimentica. E’ un giocatore che deve assumersi la responsabilità di essere Reginaldo. Salta l’uomo? Se non me lo salta non lo faccio giocare: lo deve fare obbligatoriamente. Lo dico a tutti gli esterni: devono provarci, pur sbagliando, ma se non provi non fai”.