D’Urbano: “Non abbiamo trascurato niente”

Ancora, un consuntivo, ma anche uno sguardo al futuro di Giorgio D’Urbano, responsabile dell’area sportiva del Siena. Un impegno a tutto tondo come coordinatore e supervisore del lavoro degli staff societari; ottimizzazione tra questi e l’allenatore; responsabile della gestione sportiva della prima squadra e tramite con la società. E’ responsabile del laboratorio scientifico Roburtech e consulente per quanto riguarda, la preparazione atletica.

L’annata sportiva del Siena vista dal suo osservatorio?
“È stata un’annata di rincorsa sempre fatta con il fiato sul collo per l’incredibile penalizzazione comminata alla società. E’ ovvio che ci sia stato molto nervosismo proprio perché non avevamo la certezza di potercela fare. E’ mancata la serenità nel lavoro, però tutto sommato un cammino che non si è discostato di molto da altri anni. I punti sono stati inferiori alle aspettative perché, aveva ragioni lachini, un fatto è arrivare alla stretta finale del campionato avendo 36 punti, invece di 30″.

Magari una “mano” l’hanno data anche gli arbitraggi…”
“Senza guardare agli arbitraggi perché a Pescara abbiamo vinto con un gol in fuorigioco, il campionato sarebbe stato altro se non fossimo stati costretti ad inseguire. Il nostro campionato l’avevamo fatto, pur tra i problemi vari e sui quali non serve tornare”.

II suo lavoro di responsabile dell’area sportiva?
“Io so qual è il mio ruolo e quando insieme all’allenatore arriva uno staff completo faccio un passo indietro, mi dedico di più al laboratorio scientifico riferito alle strategie della preparazione, ai piani di allenamento. Con Antonio Conte invece ho dimostrato di essere il “primo della classe”, il miglior preparatore riferito a quel campionato di serie B”

Invece qualcosa non è andato quest’anno?
 “Con il senno del poi dico che qualche errore lo abbiamo fatto, potevamo gestire meglio certe situazioni, ma credo che nessuno possa, accusarci di trascuratezza, di superficialità. A gennaio la rosa è stata rimaneggiata, la previsione di molti era stata che saremmo andati a picco, invece non è stato così”.

E se ripensa alla sua squalifica legata alle combine del calcio scommesse?
“Ho un grande rammarico, quello di non essermi potuto difendere. Avevo portato una memoria difensiva, non mi hanno voluto ascoltare per una partita che è stato poi condonata. Ti diamo la squalifica e vai a casa”.

C’è un particolare “curioso” nella sua condanna…
“Negli atti si legge che i giocatori si possono assentare uno alla, volta dalle riunioni per andare in bagno, lo staff invece non può abbandonarle mai. Nell’occasione mi mancò una cosa. Dovevo presentarmi con un certificato medico che asserisse erre io affetto da iperplasia, prostatica, quindi di essere andato in bagno a più riprese ed avrei così evitato la, squalifica”.

Il futuro professionale di Giorgio D’Urbano è lontano da Siena?
“Ho ancora un anno di contratto che intendo ovviamente onorare, sarebbe stato bellissimo chiuderlo in serie A. Se la società, intenderà, allungarmi il contratto per me sarà un onore ed un piacere, al di là della, categoria in cui militerà. Siena è diventata la mia città So che noi in serie B saremo competitivi, più bravi nella, preparazione atletica per i metodi di lavoro scientificamente testati. Oggi il lavoro di equipe, a partire dalla preparazione atletica e via dicendo, nel calcio fa la differenza”.

Fonte: Corriere di Siena