CURCI: CI ARRENDEREMO SOLO ALLA MATEMATICA
Non alza ancora le mani, Gianluca Curci, rimanda l’arresa. Preferisce alzarle in campo, per ciò che gli concede il suo ruolo, come sta facendo benissimo dalla partita di Verona. La situazione è quella che è, forse non serve più nemmeno la parola miracolo a descriverla. Ma smettere di lottare prima del tempo, per il portiere bianconero, non esiste proprio.
Dopo la sconfitta di Bergamo qual è l’umore nello spogliatoio?
“Sappiamo che è dura, ma dovremo essere ottimisti finché la matematica non ci condannerà. Ogni domenica possono aumentare o diminuire le speranze. Dopo la gara con l’Atalanta le nostre sono precipitate, ma non è detto che non possano ricrescere. Tre vittorie consecutive, a partire dal Bari, per esempio, potrebbero cambiare tante cose. Finché c’è speranza perché non provarci”.
Dove trovare le giuste motivazioni?
“Nella maglia, nel nostro orgoglio. Siamo giocatori, siamo uomini e abbiamo i nostri obiettivi personali. Non ci teniamo a fare brutte figure, a far male e retrocedere. Ognuno di noi sa che deve sfruttare al meglio anche la più minima speranza, dimostrandolo la domenica. Ci sono ancora 18 punti a disposizione, il calendario ci mette di fronte a grandi squadre nelle ultime tre, ma dobbiamo giocarcela, dobbiamo farlo”.
Anche la società continua a credere nella salvezza, promuovendo iniziative per portare più gente allo stadio: vi ha già incontrato?
“No, probabilmente lo farà nei prossimi giorni. E’ normale che la società speri, anche e più di noi”.
Nelle partite clou, Lazio e Atalanta, avete fallito: dov’è il problema?
“Distinguiamo: all’Olimpico, con 50mila tifosi avversari, abbiamo giocato contro una grande squadra che non ha sbagliato niente dal primo all’ultimo minuto. Usavamo lo stesso loro modulo e abbiamo perso nell’uno contro uno individuale. Abbiamo fatto il massimo per il momento che stavamo attraversando: se ci avessimo giocato qualche settimana prima, più brillanti, non so come sarebbe andata. Purtroppo non eravamo fisicamente abituati a disputare tre incontri ravvicinati. Contro l’Atalanta ci hanno penalizzato gli episodi. Il loro gol ha cambiato tutto quanto”.
Nelle ultime uscite lei è tornato ad altissimi livelli: quando e perché questa ripresa?
“Da Verona in poi tutta la squadra è cambiata: lì c’è stata una vera scossa. Abbiamo conquistato sei risultati utili consecutivi, grazie all’apporto di tutti, con fiducia e tranquillità. Prima di allora soffrivamo e prendevamo gol alla prima piccola disattenzione. Poi è venuta fuori la nostra grinta, la nostra forza di vincere o recuperare gli svantaggi: all’errore di uno c’è stato l’altro a provvedere”.
Il suo futuro?
“E’ancora presto per parlarne. Sono in comproprietà con la Roma. A giugno le due società non potranno rinnovare per il secondo anno. Le scelte non dipendono solo da me”.
Sarebbe disposto a scendere di categoria, nel caso?
“Se ci sono i presupposti per un’ottima stagione… Ma prima però vediamo come finisce questa. Dopo le sei partite che rimangono valuteremo tutto”.
Sud Africa 2010: ci spera, visto il suo attuale rendimento?
“E’ il sogno di ogni calciatore fare il Mondiale ed è anche il mio. Fino all’anno scorso ero in ballo, non vedo perché adesso non possa pensarci. Se venisse sarei la persona più felice del mondo, se non dovesse arrivare dall’anno prossimo mi rimetterò di impegno per riconquistare la maglia azzurra”. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line