CRIBARI:”LA SOCIETA’ MI HA AMMAZZATO”

 

Emilson Cribari, presente questa mattina all’Hotel Hilton, racconta i primi momenti della sua nuova esperienza a Siena: "Ho trovato una società organizzata che mi ha voluto. Sono contento perché avevo bisogno di cambiare aria". Il difensore brasiliano svela però tutto il suo rammarico per aver lasciato la Lazio:

"E’ stata una scelta maturata negli ultimi tempi. Avevo detto che volevo finire la carriera a Roma, ma pian piano non ho avuto nessun riscontro. La fiducia in me diminuiva sempre di più e così ho deciso di cambiare, anche se sono soltanto in prestito. Per ora è un arrivederci, ma io adesso voglio solo pensare a dare una mano ai miei compagni per raggiungere la salvezza. Alla fine del campionato si vedrà".

Non sono stati proprio positivi gli ultimi mesi nella capitale:

"I fischi ultimamente erano anche meritati, visto il mio rendimento in campo. Sono rimasto deluso dal fatto che tempo fa davo la mia propria vita per questa squadra e quello che volevo era soltanto rispetto, non soldi. Il rispetto non l’ho avuto e per questo sono deluso. Mi riferisco alla società. Se io do qualcosa, do in campo il massimo anche rischiando la mia salute, e vedo che qualcuno che dà meno riceve maggior rispetto di me, ci rimango male. Io non mi sono mai risparmiato. Lasciavo da parte la mia famiglia per dare una mano alla Lazio. Quando poi pretendi rispetto e ti rispondono che non sei un professionista, ti ammazzano. La società mi ha sbattuto la porta in faccia. Mi ha fatto perdere quello che avevo dentro, ovvero il sacrificio e il dare tutto per la maglia che mi faceva provare tante cose". Colpa della società, non di Ballardini:

"Col mister mi sono lasciato benissimo. Lui mi ha sempre detto quello che mi doveva dire in faccia. L’ho salutato con piacere. Per lui sarei rimasto".

Nessun problema neppure con gli ex compagni:

"Lo spogliatoio della Lazio non è spaccato. Posso garantire che i miei compagni sono uniti e cercano di dare il massimo per la Lazio. Il motivo di questa difficile prima parte di stagione? Bisogna chiedere alla società. Ci sono problematiche che nascono da qualche tempo e che continueranno se non saranno umili nel decidere di cambiare il modo di gestire. Rimarranno sempre quelli i problemi. Pandev e Ledesma? Stavano bene nel gruppo e non averli a disposizione ha pesato anche a livello di classifica. Avendoli nel gruppo, sarebbe aumentata la qualità della squadra". (Alberto Abbate)

Fonte: Cittaceleste.it