Cosmi: La mia Robur dovrà essere affamata

Senza l'abituale cappello, sereno, pronto a intraprendere la nuova avventura: oggi allo stadio Siena e il Siena hanno conosciuto il nuovo mister bianconero, Serse Cosmi. “Finalmente posso presentarmi a una piazza con il cado – ha esordito con una battuta il tecnico -, visto che le ultime volte era successo d'inverno…”. “Prima di tutto voglio ringraziare chi mi ha dato la possibilità di essere qua – ha continuato -. Non sono venuto per ricostruire qualcosa, ma per cominciare qualcosa: ogni anno si riparte, al di là di quello che è successo la stagione precedente. La mia speranza è quella di poter far valere a Siena le mie caratteristiche, la mia filosofia, il mio metodo di gioco. Una possibilità che un allenatore può avere solo iniziando a lavorare durante la preparazione estiva; in caso contrario puoi proporre ma sempre a metà”. Ciò che lo aspetta non lo preoccupa, è preparato ad affrontare ogni difficoltà. “Non sono spaventato dalla situazione – ha spiegato Cosmi -come leggo, come tutti mi dicono, da questa stagione difficilissima. Non ho mai iniziato una stagione pensando che sarebbe stata semplice e, quando mi è successo, inevitabilmente, si è rivelata più che mai complicata”. “Ho estrema fiducia nella squadra che verrà costruita – ha aggiunto il mister -. Costruita, non ricostruita, ripeto. Questa squadra e questa società ormai da un decennio sono in serie A. Mi ricordo bellissimo il gol di Taddei a Perugia… E' passato tantissimo tempo: accreditati come una meteora, i bianconeri hanno invece dimostrato il contrario, e questo deve essere un grande orgoglio, anche per me. Ci sarà tanto da lavorare, ma siamo preparati”. Sul progetto tecnico, possibili partenze e arrivi, il mister ha le idee chiare. “Mi piace parlare in maniera trasparente – ha sottolineato Cosmi -. Intoccabile nel calcio non c'è nessuno. La mia esperienza mi fa dire però che i giocatori ci sono. L'organico deve ancora essere completato, ma al di là delle facce, nuove o vecchie che siano, l'importante è che ci sia la giusta sintonia tra le varie parti in causa: questa è una piazza dove si lavora bene e i risultati lo stanno a dimostrare”. “Certo che ho 'pesato' i miei giocatori – le sue parole -, e come me li stanno 'pesando' altre società. Ma se in una piazza lavori bene tutto va come deve andare. Sinceramente, per ora, ho parlato con il presidente e il direttore, in maniera generale, ma chiara. Non mi importa il nome, voglio uomini che con le loro caratteristiche possano esaltare il mio sistema di gioco. D'Agostino, per esempio. Ho allenato un solo un giocatore che milita adesso in bianconero, Mannini. Gli altri li conosco comunque. Ho fatto due nomi che lo scorso anno non si sono espressi al massimo?I giocatori si esprimono anche a seconda di situazioni contingenti. Non per solidarietà verso i colleghi, ma non credo che nessun allenatore penalizzi qualcuno con volontà. Dipende dal sistema che predilige, in alcuni casi si possono creare certe circostanze. Ma ogni volta, per fortuna o sfortuna, si riparte da zero”. Cosmi si è soffermato proprio sul modulo che predilige, il 3-5-2. “Parto da un concetto fondamentale – ha dichiarato -: un calciatore evoluto, professionista, che sta in serie A, dovrebbe, deve, saper interpretare diversi sistemi di gioco. Così, un allenatore per cocciutaggine o forma narcisistica non deve costringere i calciatori a giocare in un modulo che non si addice loro. Io sono elastico, né cocciuto, né masochista. Prediligo la difesa a 3, ma ho utilizzato anche la difesa a 4, o il centrocampo a 3, di cui si parla mano. Vorrei partire in una certa maniera, poi vediamo. Ma non deve essere un cruccio il sistema. Per il giocatore invece sì, deve avere il cruccio di saper giocare in diverse maniere”. “L'importante è che i miei giocatori, giovani o vecchi – ha chiuso Cosmi -, abbiano fame. Abbiano voglia. Voglio dei giocatori voraci. A tavola non sarà una bella immagine, ma nel calcio è una cosa divina”.
Cosmi, durante la presentazione ai tifosi si è confrontato con il popolo bianconero, parte del quale ha espresso le proprie perplessità riguardo le prospettive future. “Capisco la vostra rabbia – ha affermato Cosmi -, ma non sono venuto qua tanto per. Avevo la possibilità di scegliere quest'anno, e ho scelto Siena. Nelle piazze difficili ho sempre raggiunto i migliori risultati e anche quest'anno voglio riuscirci. Non sono spaventato dal fatto che siano andati via tanti giocatori: a me interessa avere uomini in squadra, a volte i giocatori dal nome altisonante non esplodono, altri giocano una stagione eccezionale, al di là di ogni aspettativa. Io comunque sono pronto, anche al confronto, sapete dove trovarmi sempre e comunque. Il cappellino dove l'ho messo? Invece del cappellino qua mi ci vorrebbe l'elmetto… (ride ndr)”. (Angela Gorellini)

Fonte: Fedelissimo on line