COSI IL DESTINO E SEGNATO
Chi pensava che il male del Siena fosse Giampaolo ha avuto oggi la prova che i problemi sono ben altri.
L’ex tecnico avrà anche avuto le sue colpe, ma i responsabili principale di questa situazione, ormai compromessa, sono da ricercare all’interno della società, il presidente che ha avallato il mercato e Gerolin che lo ha impostato.
Una squadra con vistose lacune tecniche, psicologicamente involuta, senza lucidità che non riesce a dare una scossa al suo stato di totale confusione.
Ma non solo, la scelta di Baroni ha dimostrato, ad oggi e dopo due partite, che la tanta attesa “scossa” non c’è stata e questo era quasi prevedibile visto i pochi cambiamenti apportati.
La squadra che è scesa oggi sul campo del Genoa è la stessa, negli uomini e nella disposizione, che affrontò e perse con il Bologna e insistere sulla strada impostata da Giampaolo non può certo rappresentare quel cambiamento psicologico a questo punto necessario.
Continuare a riproporre schemi e uomini che, fino ad oggi, hanno dimostrato dei limiti incredibili,
pur avendo qualche alternativa, vuol dire non usciremo mai fuori da questa situazione.
Baroni ha dichiarato che non vuole buttare a mare il lavoro di Giampaolo, apprezziamo la saggezza, ma se questo vuol dire utilizzare gli stessi uomini, negli stessi schemi, tanto valeva tenere Giampaolo.
E’ vitale trovare altre alternative, ammesso che ce ne siano, così come è impensabile non intervenire ricorrendo al mercato di gennaio, ammesso e non concesso che non sia già troppo tardi.
La situazione è ormai compromessa e continuare a profferire parole e proclami di riscatto, rimanendo immobili davanti a questa discesa verticale, equivale solo a dare aria ai denti.
C’è una squadra da potenziare e giocatori da recuperare psicologicamente e in tutta onestà abbiamo dei grossi dubbi che la società e il tecnico abbiano le idee chiare e i mezzi necessari per operare al meglio nei campi di propria pertinenza.
Fonte: Fedelissimo Online