Corriere di Siena: Robur champagne, vince di… testa.

Il capitano Vergassola festeggia Calaio, dopo il secondo gol che ha aperto la strada alla vittoria del Siena. Il gol di Jeda non ha riaperto la partita e, in ogni caso, ci ha pensato Reginaldo a fissare il risultato della gara sul 3-1 per la Robur
Il Siena vince e convince portando a casa tre punti importantissimi per la classifica. E’ stata la rivincita degli ex Marco Giampaolo e Michele Fini, sedotti e abbandonati dal Cagliari, confezionano la prima vittoria del Siena in serie A al Sant’Elia, facendo piangere il presidente rossoblù Massimo Cellino che non aveva creduto in loro. Giampaolo imbriglia la sua ex squadra e Fini – sardo di Sorso, uno dei miglior assistmen dello scorso campionato, incredibilmente lasciato partire a fine contratto – confeziona due passaggi al bacio per Calaiò (secondo gol) e Reginaldo. Al Sant’Elia finisce 3-1 per i bianconeri grazie ad uno scatenato Calaiò (assente nella prima giornata, sabato 22 agosto, con il Milan per squalifica) che firma una doppietta all’esordio stagionale, smascherando tutti i limiti di un Cagliari apparso ancora lontano da una condizionale ottimale, incerto in difesa (tutti i tre gol sono stati presi di tesa) e nullo in attacco, dove l’evanescente Larrivey – ancora una volta preferito a Matri o al nuovo acquisto Nenè – non vede mai la palla. Squadre speculari al fischio d’avvio. Al collaudato 4-3-1-2 di Allegri, Giampaolo risponde schierando Ghezzal alle spalle di Maccarone e Calaiò. Padroni di casa subito pericolosi con Jeda che, al 3’, serve Larrivey, ma l’argentino spara alto di sinistro da buona posizione. Un minuto dopo ci prova l’inspirato Cossu – il migliore tra i sardi nel primo tempo – con un destro dal limite parato da Curci. Il Siena si fa vivo dalla parti di Marchetti con Codrea (destro parato al 6’) e Maccarone (17’, sinistro dal limite), poi gli ospiti riescono a chiudere bene tutti gli spazi e le occasioni da rete si fanno sempre più rare. Cresce il nervosismo in campo, con continui screzi tra Cossu e Conti da una parte e Ghezzal e Maccarone dall’altra, mentre i tifosi rossoblù non perdonano la scelta del sardo Fini di passare al Siena e lo beccano con una salva di fischi ogni volta che tocca palla. Ma nella ripresa è il Siena che passa subito. Minuto 7, cross preciso dalla destra di Ghezzal e Calaiò, ben appostato al centro dell’area, supera Marchetti con un preciso colpo di testa. Allegri cambia subito: fuori Cossu e l’evanescente Larrivey, dentro due punte, Matri e Nenè. Il Cagliari si sbilancia e il Siena ne approfitta per raddoppiare: ancora con Calaiò, ancora di testa, stavolta su corner di Fini. I rossoblù dimezzano lo svantaggio, con u rigore di Jeda (concesso per fallo di mano di Ghezzal su tiro di Agostini), ma nel finale, in pieno forcing dei padroni di casa, arriva la terza rete dei toscani: sempre su angolo di Fini, sempre di testa, stavolta grazie al neo-entrato Reginaldo, che anticipa Conti e batte l’incolpevole Marchetti. Finisce così la trasferta bianconera a Cagliari, tre punti che fanno dimenticare la sconfitta casalinga della prima giornata contro il Milan. Una sconfitta, quella al Franchi, che brucia ancora perchè il Siena un punticino lo avrebbe meritato. Ma a Cagliari il riscatto