Coralli va al Partizani Tirana: “Esperienza stimolante, qui grazie anche alla Robur”

“È un’esperienza diversa, stimolante. Volevo mettermi alla prova con il calcio estero. Vediamo cosa mi può dare a livello di crescita professionale”. Marco Coralli, ex Robur, è il nuovo preparatore atletico del Partizani Tirana, squadra albanese che il Siena sfidò in amichevole nell’estate 2017, quando Coralli lavorava per il club di Anna Durio. “Nel Partizani negli ultimi anni c’è stato Corrado Sacconi, preparatore con Sarri a Napoli – racconta Coralli al Fedelissimo Online – questa stagione doveva continuare lui, ma nel calcio non sempre si trovano gli accordi. La società voleva proseguire con un professionista italiano. Hanno valutato il mio profilo e mi hanno scelto”.

Sei l’unico italiano al Partizani Tirana?

Sì. Lo staff è tutto straniero ma parla italiano. Chi non lo parla è la squadra, per questo sto approfondendo molto la lingua inglese. La so a livello medio-basso, non per parlare a livello tecnico.

C’è subito da correre, perché tra poco arriva il debutto in Europa.

Sono con loro da una settimana. Abbiamo fatto una prima fase di ritiro in Slovenia, vicino Lubiana, e poi ci siamo spostati a Tirana per la seconda fase. Domani partiamo per Tbilisi, c’è il primo turno di Conference League.

L’accordo è annuale o pluriennale?

Annuale, ma con opzione di rinnovo a seconda degli obiettivi che raggiungiamo. Se facciamo bene potrò rimanere.

Che ricordo hai dei tuoi quattro anni da preparatore atletico della Robur, dal 2016 al 2020?

Un ricordo bellissimo. Alla fine, se sono qua oggi, è anche grazie al Siena e all’aver raggiunto obiettivi importanti, tipo la finale di Pescara. Anche la stagione con mister Dal Canto abbiamo fatto bene, raggiungendo i playoff. La difficoltà maggiore è arrivata il primo anno, ma c’era una nuova proprietà e la squadra fu fatta a fine agosto. Siena è stata un’esperienza professionale che oltre a farmi crescere mi ha anche aperto ad altre possibilità. Lo stesso vale per l’anno nei Giovanissimi Nazionali dell’Ac Siena.

Ne approfitto per chiederti un parere sul dibattito erba sintetica-erba naturale. Il Siena si è lamentato molto quest’anno e ha cambiato la sede d’allenamento, scegliendo Quercegrossa.

Quello che bisognerebbe evitare è l’alternanza tra sintetico ed erba per allenarsi. Gli stimoli sono diversi, l’appoggio del peso corporeo lo stesso. Questo porta maggiori rischi a livello muscolare e articolare. Però se si fa una prevenzione mirata e se c’è il buonsenso del preparatore atletico a graduare bene i carichi di allenamenti non vedo grossi problemi. Io ho alternato erba e sintetico a Siena e non abbiamo avuto numerosi infortuni. Se invece il campo di allenamento è sempre lo stesso, mentre è diverso il campo di gioco, non ci sono criticità a livello muscolare e articolare. Puoi averle a livello tecnico, di lettura delle traiettorie della palla, visto che sul sintetico il rimbalzo è diverso e la velocità è maggiore. Ma non c’è una componente determinante sugli infortuni.

Marco, cosa auguri alla Robur?

Auguro prima di tutto stabilità. Se una proprietà si stabilizza per un lungo periodo, può sviluppare una programmazione pluriennale per raggiungere determinati obiettivi. E poi le auguro di raggiungere i risultati e le vittorie che merita. Per la tradizione, per la sua passione, per il suo passato.

(Giuseppe Ingrosso)

Fonte: Fol