COPPOLA: MASSIMA ATTENZIONE ALL’ACCESO DERBY DI EMPOLI

Esperienza e personalità: sono queste le caratteristiche che secondo Ferdinando Coppola un giocatore deve avere per tenere in mano le redini di una rosa numerosa. Lui ha sia l’una che l’altra. In campo si vede. Nello spogliatoio si può immaginare. La difesa bianconera – insieme a quella dell’Atalanta – è, con cinque reti subite, la migliore della B. Si prende i giusti meriti, Coppola, ma li divide con i compagni di reparto e con tutta la Robur.
Cosa ci dice di Empoli-Siena?
“Già il fatto che insieme a noi loro siano la squadra che non ha ancora subito sconfitte, la dice lunga. L’Empoli sta facendo davvero un buon cammino in campionato. Oltretutto ci sarà la componente derby: accenderà ancora di più la sfida. Noi, da primi in classifica, affronteremo un avversario che in casa vorrà ancor di più fare bella figura. Ma tanto lo sappiamo: come l’Empoli, tutte le squadre che affronteremo lo faranno agguerrite e sarà sempre peggio, perché più passa il tempo, più gli altri ci conoscono e prendono le giuste misure. Dovremo sempre essere attenti e concentrati”.
Come si sta trovando a Siena?
“Direi proprio bene. Nella storia mai nessun giocatore credo si sia trovato male. L’inserimento è stato ottimo, la mia famiglia non ha accusato il colpo. Questa città ha la dimensione giusta e anche calcisticamente, con i risultati che aiutano, sta andando sempre meglio”.
E’ già diventato un leader dello spogliatoio, vero?
“Lo spogliatoio può contare su quattro cinque giocatori di esperienza e personalità. Sono contento perché molti compagni si rivolgono a me per chiedere consigli e sfogarsi: ne sono orgoglioso. Per loro ci sarò sempre, perché altrettanto loro sono importantissimi per me. Da ognuno ho tanto da imparare e sicuramente loro mi aiuteranno nel momento del bisogno”.
La difesa sembra aver ritrovato lo smalto giusto…
“All’inizio non è mai facile trovare le misure giuste: devi adattarti alle nuove richieste dell’allenatore e assimilare l’inserimento di qualche giocatore. Queste situazioni non possono essere risolte nel ritiro pre campionato, occorre tempo. Adesso, con le grandi attenzione e concentrazione che abbiamo sempre messo nel lavoro, stiamo iniziando a raccogliere i frutti: in partita riproponiamo quello che facciamo in allenamento”.
E’ il gruppo o cosa la vostra forza?
“Poter contare su un buon gruppo sta alla base, il resto è una conseguenza. La sua gestione è impeccabile, e ognuno di noi ha dato la massima disponibilità. La rosa ampia ti permette di ovviare a qualsiasi situazione difficile. Per questo non penso che sia un handicap, se non per le persone esterne allo spogliatoio, avere giocatori che trovano meno spazio: il mister ha a disposizione uomini intelligenti. In squadra, inoltre, ci sono giocatori di esperienza e di personalità che non permetteranno che il giocattolo si inceppi. In più ognuno di noi, sia vecchi che nuovi, ha a cuore le sorti del Siena, ha voglia di disputare una stagione importante, che possa riscattarlo e ripagare questa città, regalarle una gioia”.
I meriti sono anche suoi che, mai impegnato per una partita, si trova a dover fare la parata decisiva…
“Alla fine il ‘vero’ portiere è quello che nell’arco di un incontro è poco impegnato, ma è determinante le poche volte che è chiamato in causa. Fortunatamente fino a ora mi è andata bene. Ma ripeto, alla base delle nostre prestazioni c’è tantissimo lavoro, c’è la consapevolezza che quest’anno il Siena, dovendo fare un campionato da protagonista, si troverà spezzo di fronte a determinate situazioni. Sono sempre stato ben assistito dal reparto difensivo e dalla squadra tutta: gli attaccanti sono i primi che cercano di interrompere l’azione avversaria. C’è un buon affiatamento e ne siamo contenti: la Robur ha la forza e la fortuna di poter contare su uomini di qualità, sia tecniche che umane”.
La sua parata più difficile fino a questo momento?
“All’Atalanta, in una partita importante, contro un avversario importante. Non avevo fatto praticamente un intervento, poi alla fine quel retropassaggio sbagliato di Vitiello… Ma ogni parata può essere bella o difficile, l’importante è farla”. (Angela Gorellini)

Fonte: Fedelissimo on line