CONTE: SIENA-ATALANTA, UNA PARTITA COME LE ALTRE

 

“Parlare di sfida decisiva alla quinta giornata è fuori dal mondo”: Antonio Conte non vuole caricare di tensione la partita di domani. E non vuole assolutamente cedere alle polemiche che hanno anticipato in questi giorni il ‘big match’. Tutto quello che interessa al mister è la partita. Il fatto sportivo. Ciò che gli ruota intorno lo infastidisce soltanto. Spazio al campo.
Mister, che partita si aspetta?
“In nerazzurro è rimasta gran parte della rosa dell’anno scorso, che ha ben figurato in serie A. Hanno anche recuperato Barreto, un centrocampista secondo me molto forte. Sappiamo bene che tipo di campionato vuol fare l’Atalanta, sappiamo la sua forza, ma siamo anche consapevoli della nostra. Per quello che ci riguarda vogliamo giocare a calcio, a volte ci riesce meglio, a volte meno, ma l’obiettivo è sempre quello. Anche all’Atalanta piace giocare a calcio, sarà una bella partita tra due squadre additate come le grandi protagoniste del campionato. Peccato che la sfida arrivi un po’ presto”.
Perché presto?
“Per il prestigio delle due squadre. Parlare di sfida decisiva adesso è fuori da ogni logica. Nessuna squadra va in serie A a dicembre. Nemmeno la Juve che aveva in organico campioni del mondo e palloni d’oro ha dominato. L’importante è che ci sia comunione d’intenti: in settimana abbiamo sentito l’appoggio di tutti. Sono un allenatore molto critico con se stesso e con la mia squadra, basto. Ma il Siena sta facendo cose importanti: abbiamo otto punti, stiamo crescendo e più passerà il tempo più cresceremo. Abbiamo costruito una squadra nuova sulla base dell’anno scorso. E considerate anche che, per quanto non mi piaccia parlare degli assenti, mancano elementi di spessore importante…”.
Da Bergamo dicono che domani non si giocherà Siena-Atalanta, ma Conte-Atalanta…
“Mi dispiace che si dia più risalto a un botta e risposta tra due persone che al fatto sportivo. Sono amareggiato. Non trovo giusta questa ricerca dello scoop, come se lo sport fosse un argomento per Novella 2000. Siena-Atalanta è una partita come le altre, che vale 3 punti, tra due squadre che hanno tradizioni importanti. Andare a ricercare cose extra calcistiche lo trovo triste e poco educativo. Tornassi indietro mi guarderei bene a rispondere a certe situazioni. Sono un allenatore e un allenatore deve comportarsi in maniera diversa. Mi piace che la mia squadra esca sulla stampa per meriti sportivi e non per faccende personali. Non è bello e non è stato bello leggere oggi certe cose trite e ritrite per trovare la notizia. Ma questo è il nostro costume. A volte facciamo delle morali e si sbaglia. E’ la stampa che fomenta situazioni che non hanno niente a che vedere con il fatto sportivo. Mi piace questo sport, lo vivo con amore e passione e quando vedo che passa in secondo piano la sua essenza, lo trovo molto triste. Fermiamoci tutti a pensare. Io, ripeto, se tornassi indietro non risponderei. E’ davvero poco educativo. Alla fine non ne esce bene nessuno. Ma il tempo è galantuomo su tutto. Noi giochiamo a calcio, il calcio è uno sport, è passione. Leggo certe cose e mi vergogno”.
Anche perché Bergamo professionalmente ha sempre detto di considerarla un’importante esperienza di vita…
“Se guardo alla parentesi Bergamo sono stati tre mesi fatti di amore e di passione per la maglia per cui lavoravo. Come faccio sempre. In tredici partite abbiamo fatto tredici punti, non credo di aver disastrato la posizione. E considero ciò che ho fatto un gesto d’amore nei confronti della società. Se poi mi vogliono addebitare la retrocessione me la accollo”.
In attacco, è pronto Reginaldo?
“Sì, lui è nato come punta. Ma tra i convocati c’è anche Paolucci. Il gruppo lo ha accettato. Paolucci non rientrava nei piani, con lui situazione rimane sempre la stessa. Quando avrò tutti a disposizione tornerà ai margini. Ma in questo momento di emergenza la società mi ha proposto questa situazione, l’ho chiesto agli altri e i ragazzi hanno capito. Paolucci ha accettato, si è messo a disposizione dimostrando di essere umile e intelligente”.
Gli altri come stanno?
“Valdez domani mattina giocherà con la Primavera. Purtroppo sia lui che Brienza non sono arrivati in grandissime condizioni. L’attaccante ha una caviglia in disordine. Kamata ancora non è pronto a vestire la maglia titolare, ma è in crescita esponenziale dal punto di vista fisico. Piano piano stanno rientrando tutti e ne sono contento. Sono contento soprattutto che il gruppo abbia capito la fase di emergenza. In particolare alla vigilia di un test importante contro una grande squadra”.
Vergassola?
“Da domenica riprenderà con noi, dopo aver già fatto due allenamenti con i compagni. Le sue qualità le conoscete: carisma, personalità, capacità. E’ il capitano. Farà crescere i giovani che rivestono il suo stesso ruolo, due bravi giocatori. Nel momento in cui ci sarà una sana competizione saremo tutti contenti”. (Angela Gorellini)

Fonte: Fedelissimo on line