Concordato Ac Siena, ci sarà ancora da attendere
I prossimi mesi saranno importanti per conoscere il destino dell'Ac Siena, la società in mano alla famiglia Mezzaroma dal 2010. La conferma arriva da fonti vicine alla Procura che a novembre aveva nominato un perito e precedentemente accolto la proroga sul deposito perla domanda di concordato. Per arrivare ad un punto di svolta dovrà passare ancora diverso tempo prima di capire quale sarà il futuro dell'azienda. Come è stato assicurato al Corriere di Siena da fonti vicine all'ex presidente Mezzaroma, martedì 13 gennaio il liquidatore unico, Paolo Vergani, presenterà il piano definitivo del concordato e a quel punto partirà tutto l'iter che porterà alla decisione finale del tribunale. Infatti, dovrà essere dichiarata l'ammissibilità del piano e successivamente la parola passerà ai creditori che dovranno valutare le proposte. Alla fine ci sarà il responso definitivo. Per il concordato si parla di un impegno tra i 3 e gli 8milioni di euro. Nella famiglia Mezzaroma non parla nessuno, Massimo è praticamente scomparso (ha però frequenti contatti con l'avvocato Duccio Bari, il notaio Alfredo Mandarini e con il liquidatore Vergani) mentre la sorella Valentina è tornata alla vita ante Robur, tra amici, vacanze e altri interessi (pur restando legata a Siena e interessata al campionato bianconero). Nel frattempo la vecchia società del Siena in via della Sapienza è stata completamente sgomberata come testimonia la foto che pubblichiamo. Parallelamente, inoltre, va avanti l'inchiesta della Procura di Siena, "fischio finale", che ha portato l'iscrizione di Massimo Mezzaroma nel registro degli indagati per "accesso abusivo al credito", reato previsto dalla legge fallimentare. L'inchiesta è partita dalla cessione del marchio della società che, agli inizi del 2012, era stato ceduto per 22 milioni di euro alla B&W Comunication. (Andrea Bianchi Sugarelli)
Fonte: Corriere di Siena