Con il Siena non ci si annoia mai

Le vicende del Siena calcio non annoiano di sicuro. Mentre il campionato sta pigramente volgendo al termine con pochi sussulti, ecco che dal cilindro spunta una sorpresa: Il Siena avrà la sua Robur city, vale a dire un complesso di impianti sportivi dove la prima squadra potrà svolgere gli allenamento senza mendicare aiuto da una parte all’altra della provincia. Sorgerà a Maltraverso, in quel di Poggibonsi, ma questo è poco importante. Anche la nostra società, quindi, potrà contare su un centro sportivo serio e di qualità, che vuol dire tanto in termini di successi sportivi. Perchè non essere contenti, quindi, di questa sorprendente iniziativa della dirigenza bianconera? Purtroppo i motivi sono tanti. Innanzitutto non è la prima volta che la società bianconera, nel corso degli ultimi 15 anni, ha annunciato di investire su un centro sportivo. Le proprietà si sono alternate alla guida della Robur, ma ovviamente nulla di serio è mai stato portato a termine e l’augurio che ci facciamo, da tifosi, è che questa volta sia tutto vero, ma le prime impressioni non paiono delle migliori. Il proprietario attuale di Maltraverso, Antonello Pianigiani, parla di trattativa in corso e non di certezze, come fa invece il Siena con il suo comunicato. A chi dobbiamo credere, quindi? Qualcuno potrebbe tacciare i tifosi del Siena di essere prevenuti, di criticare sempre e comunque, di essere malfidati, ma non è così. Il problema è che siamo stati scottati tante, troppe volte da proclami e promesse che siamo diventati tutti come San Tommaso: se non vediamo, non crediamo e vorremmo tanto credere.

Il tempo ci darà risposte, speriamo positive, intanto il campionato non è finito e tenere l’attenzione viva è dovere di tutte le componenti. L’ennesimo pari, il quindicesimo su 33 partite, conferma quanto diciamo da mesi, a costo di essere noiosi, da queste colonne e cioè che il Siena poteva fare di più, soprattutto con una rosa rinforzata davvero a gennaio. !5 pareggi significano che abbiamo quasi sempre giocato alla pari con gli avversari e che qualcosa in più poteva essere fatto. Le poche imbarcate subite sono state frutto di una rosa ristretta e di conseguenza di una squadra scesa in campo con gli uomini contati.

Le speranze non sono molte, ma il fatto di poter partecipare ai play-off potrebbe aprire scenari impensabili, visto che la speranza è sempre l’ultima a morire. (Antonio Gigli)

Fonte: FOL