Colonnese: “Pensavo che la Robur potesse lottare per una classifica migliore”
“Il Siena scelse di venire a Montecatini, così ho vissuto con loro il periodo del ritiro e l’inizio di stagione. L’ambiente era familiare essendoci Negro, Perinetti e Gilardino, persone che conosco da vicino. Però questo progetto è durato poco: si è deciso di non dargli seguito e secondo me il Siena ha sbagliato in questo caso. Quando costruisci qualcosa devi cercare di continuare, non si può mandare tutto a rotoli dopo poco. Ci vogliono tempo e pazienza”. Così Francesco Colonnese, intervenuto a RadioSienaTV, ha ricordato la passata stagione, cominciata con il ritiro a Montecatini. L’ex difensore bianconero, alla Robur tra il 2004 e il 2006, si è poi soffermato anche sul campionato attuale: “Le squadre in cui ho giocato le seguo sempre con molto affetto, sono aggiornatissimo. Obiettivamente – commenta l’ex centrale – io pensavo che potesse far meglio. La squadra in alcune partite mi aveva illuso che potesse lottare per una classifica migliore. Ora sta vivendo un momento di empasse, i pareggi purtroppo portano poco. Pensavo potesse far meglio”.
“La Serie C è difficile, devi venirne fuori il prima possibile perché è un campionato a perdere, con pochi introiti e poco seguito. Più a lungo ci rimani, più soldi spendi e più difficilmente riesci a rientrare. Ci vuole competenza e la capacità di scegliere ragazzi giovani validi – spiega Colonnese – creando un ambiente sano e positivo”.
Nell’ultimo periodo la partecipazione al “Franchi” è diventata una nota dolente: “Quello stadio ha fatto la Serie A con grandi risultati, dispiace molto vedere che ci sia poca gente dietro la porta. Capisco che la Serie C sia un campionato non di altissimo livello per una piazza come Siena, che ha ambizioni diverse. Speriamo che possa trovare la strada per venirne fuori, non è il campionato adatto alla piazza in cui ho vissuto due anni”.
Uno sguardo, d’obbligo, anche ai ricordi delle due stagioni vissute con la maglia bianconera: “A Siena sono stato meravigliosamente bene, ho smesso di giocare perché non avrei potuto trovare un posto migliore di Siena a quell’età. La vittoria a Roma con i gol di Chiesa, Negro e il mio è indelebile, un successo incredibile che poi ci ha portato alla salvezza”. (Jacopo Fanetti)
Fonte: Fol