Che fine ha fatto il progetto Nft della Robur? A dicembre il lancio, poi solo rinvii e silenzi
A metà dicembre, mentre il Siena collezionava sconfitte su sconfitte ed esonerava Maddaloni, la società armena annunciò l’entrata nel mondo della finanza innovativa con un progetto basato sugli Nft – degli oggetti digitali che attestano la proprietà virtuale di qualunque tipo di bene (un video, una foto, un’opera d’arte, un vestito, persino un’isola). È un tema che adesso va di moda. Spesso è pura speculazione, con prezzi e oscillazioni folli e apparentemente senza senso: l’artista statunitense Beeple ha fatto un banale collage di 5.000 immagini e Christie’s lo ha battuto all’asta a quasi 70 milioni di dollari. Altre volte si tratta di iniziative interessanti per allargare la propria base di fan. Certo è che destò clamore l’irruzione di una squadra di terza serie in un mondo dove per ora si sono affacciate, nel calcio, solo le big.
“Siena NFT è visione del futuro perchè diventerà strategicamente il fulcro dei prossimi successi. (…) Mostreremo al mondo quanto vale Siena”, disse l’allora presidente della Robur Armen Gazaryan, che a quanto ci risulta ha ancora in mano il progetto Nft. Un piano legato ad un tema ben più grande e complesso, la ristrutturazione dello stadio, che, precisò la società, sarebbe stata presentata “nei primi mesi del 2022”.
In breve, l’idea è quella di trasformare il nuovo Franchi in un’opera d’arte digitale, creando circa 3.800 prodotti unici (Nft) di cui un centinaio destinati a diventare reali, sotto forma di sculture stampate in 3D e display su cui poter mandare dei messaggi, pubblicitari e non. Altro non si sa, nonostante nel comunicato del 16 dicembre si sottolineava che il piano “sarà illustrato nelle prossime settimane in una conferenza stampa”.
La prima (e fin qui unica) iniziativa lanciata da Siena NFT è un concorso che metteva in palio 100 medaglie digitali. Il gioco consisteva in pochi semplici passi: ti iscrivi gratuitamente, collezioni almeno cinque punti (per farlo dovevi fare alcune azioni, come unirti al canale Telegram, seguire il Siena su Twitter o invitare un amico) e poi aspetti il sorteggio dei 100 vincitori. Bene, volete sapete come è andata?
La scadenza, inizialmente fissata il 31 dicembre, è stata prorogata di un mese. Il perchè lo rivela uno dei moderatori della chat Telegram: vi diciamo i vincitori subito dopo l’uscita della collezione principale degli Nft, in programma alla fine di gennaio. Ma i primi di febbraio non succede niente, e qualche utente inizia a chiedere informazioni. Risposta: “La data dei risultati è slittata per via del cambio della data della coniazione. Vi diremo l’esatto giorno della coniazione questo mese”.
Qualcuno a quel punto si chiede: ma perché continuate a posporre la scadenza? “Sembra che non ci sia una precisa organizzazione”. A intervenire, allora, è Anton Zanimonets, uno dei responsabili del progetto Nft del Siena (direttore creativo, secondo il comunicato stampa) e proprietario della chat Telegram. “Stiamo conducendo trattative con gli spazi Nft per fare un lancio adeguato. Le date non dipendono da noi. Il Siena gioca a calcio, non bisogna aver fretta, tutto dovrebbe essere organizzato nel modo migliore. Perché questo nervosismo?”. “Perché se mettete una scadenza, di solito va rispettata. Comunque, aspetteremo”, replica l’utente. E Zanimonets: “Concordiamo solo in parte. Vedi, abbiamo fissiamo un appuntamento con un mercato Nft e firmato un accordo con loro. Ci hanno detto che c’è così tanta domanda che dobbiamo aspettare”.
È il 9 febbraio, il tempo passa e dopo tre settimane c’è chi torna a chiedersi se ci sono notizie. “Questo gruppo è ancora attivo o no?”. Nessuna risposta. Tanto che un utente, spazientito, dice: “Si comunque davvero, non si vince mezza partita in campionato e questo progetto degli NFT mi sembra un po’ fatto a caso. I progetti della società mi paiono un po’ allo sbando, sia per quanto riguarda questo gruppo che in campionato. Svegliatevi un pochino”.
Dai moderatori non arriva replica. Uno degli ultimi commenti è di tale Wu Lifen, che pubblica una proposta di lavoro. “L’azienda recluta part-time diversi agenti di acquisto di criptovalute, la commissione è superiore al 10% dell’importo della transazione e lo stipendio giornaliero è di 50-300 dollari USA. Sicurezza senza rischi”. Non è la prima: nelle settimane precedenti un tizio si era proposto come project marketer. “Troverò i migliori canali di investimento per il tuo progetto”. Jill Adelaide si spinge pure oltre. “Ho 33 anni e vorrei incontrare un signore gentile con più di 35 anni. Possiamo condividere la nostra vita quotidiana e conoscerci meglio”. Si parla di tutto, tranne che del progetto Nft della Robur. (Giuseppe Ingrosso)
Fonte: Fol