CENA FEDELISSIMI: GLI EROI DEGLI ANNI ’90

“Una cena così non me la sarei mai persa – ha detto sulla serata Simone Mucciarelli, mentre al maxi schermo e nel video creato per l’occasione da Nicola Natili, scorrevano i suoi gol -. Della squadra della promozione in C1 il ricordo più bello che ho è del gruppo: eravamo uniti e compatti, dal magazziniere alla Osquadra”. “Sono rgoglioso, da senese, di aver vestito la maglia della Robur per tanti anni ed esserne anche stato il capitano – ha sottolineato Andrea Pepi -. Sono felice per aver potuto dare qualche soddisfazione a persone che conoscevo da una vita”. Il coro ‘C’è solo un capitano’ è toccato però a Michele Mignani. “E’ un piacere rivivere certi momenti e rivedere immagini che ci hanno dato grandi soddisfazioni – ammette il mister della Primavera -. Bello ripensare anche ai periodi difficili, superati insieme alla gente e alle società. Sarebbe bello poter rivivere certe situazioni con la Robur di adesso, intanto stiamo tutti vicini a questa squadra”. “Quando arrivai – ricorda l’ex numero 4 -, si diceva che Siena non poteva permettersi la serie B, che la società non voleva la B e il Siena è stato sette anni in serie A… Siena è una città da A sotto tutti gli aspetti. Mai smettere di sperare qualcosa in più”. “E’ un grande piacere festeggiare così gli anni più belli della nostra vita – ha commentato poi Stefano Argilli -. Condividere il passato con compagni che vedi raramente. Ringrazio i Fedelissimi per la loro passione, la serietà e l’organizzazione nel mettere a punto serate come questa. Ho tanti ricordi dei miei nove anni in bianconero: l’ultimo gol, all’Atalanta, la gioia per la rete fatta a San Siro, la vittoria del campionato in C, per me strepitosa. Gli infortuni, che anche quelli fanno parte di un percorso”. “Siena ormai è la mia città – ha ribadito Fabio Carsetti -. Mi sono trovato bene fin dall’inizio e rivedere certe immagini è davvero un tuffo al cuore. Soprattutto rincontrare persone che mi hanno aiutato tanto emi hanno formato soprattutto sotto l’aspetto caratteriale: partecipare a certe serate è una gioia”. La parola ‘salvezza’ richiama le chiamate di Gian Matteo Mareggini. “Mi è dispiaciuto lasciare Siena per la Fiorentina e la Champions – ha dichiarato ‘ex portiere bianconero -, ma mi porto dietro momenti fantastici, come la conquista del Fedelissimo d’Oro”. Totò Arcadio, potesse tornare indietro, non rifarebbe mai la scelta di lasciare Siena. “Ho ponderato male la situazione e la decisione di raggiungere la Salernitana di Zeman è una ferita ancora aperta – ha spiegato -. Io sbagliai, il mio grande Siena volò verso la A. Della città e di quel periodo serbo comunque un ricordo speciale e sono contento di sentire attorno a me ancora tanto affetto”. Di ricordi “indimenticabili” parla invece Marco Ghizzani: “Sono contento di essere stato uno degli artefici della promozione in serie B – sorride il ‘Bomber dell’Impruneta’ – Quello è di sicuro il mio ricordo più bello. Fantastico aver ritrovato allo stesso tavolo tanti ex compagni”. Con il suo solito stile mister Stefano Di Chiara ricorda invece quei mesi in cui la Robur riuscì a risorgere dall’abisso e a salvarsi sotto la sua gestione tecnica. “Se non ci fossimo salvati quell’anno – ha ribadito -, probabilmente non ci sarebbe stata la storia più recente del Siena… Peccato poi essere stato mandato via dopo quella salvezza… Sono felicissimo di essere qua e di rivivere le emozioni di allora: le emozioni non hanno né categoria, né prezzo, né età”. (a.go.)

Fonte: Fedelissimo on line