Cecconi, il doppio ex: “La Robur per me è tutto, sogno di tornare”

È il doppio ex della sfida tra Siena e Scandicci. Jacopo Cecconi, senese e contradaiolo del Nicchio, sta seguendo con attenzione la Robur in questa sua avventura nel campionato di Eccellenza, che poteva vederlo protagonista con indosso la maglia bianconera visto che Simone Guerri – suo compagno alla Robur e suo direttore sportivo al Badesse  – lo aveva contattato: «La mattina dopo avrei firmato per la Sammaurese in D – spiega il jolly in un’intervista rilasciata ad Angela Gorellini su La Nazione –: avevamo già trovato l’accordo, non potevo rimangiarmi la parola. È stato difficile dire no: il Siena per me è tutto, è la squadra della mia città, i colori che amo. Esordire in prima squadra con l’Entella (vedi foto), anche se in amichevole è stata un’emozione, indossare la fascia da capitano nelle giovanili un orgoglio. E poi, tornare, lo devo a mio nonno: purtroppo non potrà vedermi dagli spalti, ma sono sicuro che lo farà da lassù. Non nego che quando ho visto Masini cantare Squilli la Fe’ a fine partita dopo l’esordio vittorioso a Borgo San Lorenzo mi siano venuti i brividi, mi sarebbe piaciuto essere lì. Ma ho segnato anche io quel giorno, quindi bene così».

Nella passata stagione Cecconi ha militato nello Scandicci: «Una società seria con un presidente attaccato alla società e alla squadra, hanno una struttura importante e un settore giovanile organizzato. Attenzione a Del Pela e Ammannati, con cui ho giocato a Badesse, pericoloso negli inserimenti. E poi ancora Sinisgallo, Frascadore, Vezzi: calciatori di categoria superiore che sanno come gestire partite di cartello. Scandicci è una piazza in cui puoi metterti in mostra: con la retrocessione, però, ti mettono addosso un’etichetta, dimenticando il tuo percorso». Giudizio positivo anche sulla Robur. «Il Siena è una squadra solida che sa quello che vuole. Lollo, Masini, Boccardi… non c’entrano niente con l’Eccellenza, possono alzare i giri quando vogliono. Magrini ha saputo dare da subito un’identità e si vede che i ragazzi lo seguono. Auguro alla Robur di vincere alla grande e a me di vestire, un giorno, la maglia bianconera da protagonista. Un sogno che voglio realizzare».

Fonte: Fol