Ce la possiamo fare, ce la dobbiamo fare.
È inutile nascondersi dietro un dito: la Robur da qualche domenica è in difficoltà e non riesce più a esprimere quel gioco incisivo e spumeggiante che l’ha portata in testa alla classifica. Non è giusto fare il processo a una squadra che comanda il campionato, ma se non si ritrova velocemente convinzione e serenità, la strada si fa terribilmente difficile.
È evidente che il gruppo è bloccato a livello mentale. Durante la settimana gli allenamenti si svolgono sempre al meglio, con massimo impegno e totale disponibilità di tutti, ma quando davanti si presenta un qualsiasi avversario, alla prima difficoltà iniziano i balbettii, le paure e la squadra si perde.
Questo atteggiamento si è visto in troppe occasioni ed è più che plausibile credere che si sia generato un meccanismo preverso tale da ingabbiare le qualità della squadra, che pur non sono poche.
Il gruppo a disposizione di mister Morgia ha tutte le qualità per tornare ai fasti di poche domeniche fa, invertire la rotta e riprendere la marcia, ma tutto questo deve avvenire subito, da domenica prossima, contro la squadra più in forma del momento.
Impossible is nothing, niente è impossibile, ma per affermare questo concetto i ragazzi in maglia bianconera devono riprendere a credere in loro stessi, abbattere paure e ostacoli mentali e riprendere a giocare, a vincere. Le tante energie psico-fisiche che vengono bruciate ogni domenica meritano ben altri risultati. Dare tutto e non vedere i risultati è frustrante, si rischia di entrare in un vortice di confusione mentale distruttivo. È nella testa che si devono concentrare gli sforzi, liberandola da ogni ingiustificabile freno e ritrovare lo spirito d’iniziativa sul campo.
A Bastia, la delusione dei tifosi è stata tanta e nel vortice della rabbia sono finiti sia Morgia che la squadra. Chi conosce il calcio sa bene che rabbia e frustrazione fanno parte del gioco; in particolar modo questo sentimento è sentito a Siena dove, in questa stagione, una città intera ha consegnato la propria voglia di rinascita nelle mani della Robur.
La rabbia non è mai buona consigliera, ma certe reazioni non possono essere archiviate solo come lo sfogo di un popolo deluso, sarebbe un grave errore. Quanto è successo al termine di Bastia-Robur deve rappresentare un momento di riflessione per tutti e da qui è giusto ripartire per trovare le giuste motivazioni a riprendere il cammino.
Nessuno ha voltato le spalle, ma quando il rischio della rassegnazione è dietro l’angolo, ben venga la rabbia dei tifosi, chissà che non serva a sbloccare la situazione.
Siamo primi in coabitazione, abbiamo dimostrato fino a poche domeniche fa di essere i più forti, ritroviamo calma e determinazione e diamo una spallata al coinquilino. Ce la possiamo fare, ce la dobbiamo fare. (Natili Nicola)
Fonte: Fedelissimo online