Carobbio accusa Conte e il Siena

Nei giorni scorsi è stato dissecretato l’interrogatorio di Carobbio avvenuto presso la procura di Cremona il il 29 febbraio. In queste dichiarazioni l’ex centrocampista di Grosseto e Siena lancia pesanti accusa ad Antonio Conte ma anche alla società bianconera.

Novara-Siena
“In Novara-Siena del 3/4/2011 ci fu un accordo per far finire la gara in parità, in effetti ne parlammo anche durante la riunione tecnica e quindi eravamo tutti consapevoli del risultato concordato, soprattutto al fine di comportarsi di conseguenza durante la gara; lo stesso allenatore, Antonio Conte, ci rappresentò che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l'accordo con il Novara per il pareggio. Non sono certo di chi per primo si accordò, comunque Drascek venne nel nostro albergo in ritiro e parlò con Vitiello. Credo che quello sia stato il primo contatto, ma poi l'accordo è stato comunicato a tutti, visto che, come precisato, se ne parlò anche durante la riunione tecnica con l'allenatore”.
Poi Carobbio, a domanda della Procura, spiega nel dettaglio: “Alla riunione tecnica partecipavano l'allenatore, il vice allenatore, il preparatore dei portieri e il collaboratore tecnico”.

Albinoleffe-Siena
“Al termine della gara Siena-AlbinoLeffe dell'8/1/2011, l'allenatore in seconda Stellini chiese a me e Terzi di contattare qualcuno dell'AlbinoLeffe per prendere accordi sulla partita di ritorno, in modo da lasciare i punti a chi ne avesse avuto maggiormente bisogno. Ne parlai con Garlini, un senatore dell'AlbinoLeffe e Terzi ne parlò con Bombardini: entrambi mostrarono la loro disponibilità. Nel tardo pomeriggio, o in serata del giorno prima della gara del 29/5/2011 ci fu un ulteriore incontro fuori dal nostro albergo dove vennero Luigi Sala, Dario Passoni e Mirko Poloni, quest'ultimo collaboratore tecnico dell'AlbinoLeffe, che si incontrarono con me, Nando Coppola e un altro. Ci accordammo di concedere i punti all'AlbinoLeffe che ne aveva bisogno per andare matematicamente al playout, ma chiedemmo di limitare la vittoria a un solo gol di scarto (…). Preciso che in settimana si parlò molto in società tra calciatori, allenatore e società, dell'accordo raggiunto con l'AlbinoLeffe, in quanto alcuni avrebbero voluto tentare di vincere, nella speranza di arrivare primi e conseguire il premio per primo posto (qualora l'Atalanta non avesse vinto), poi alla fine fummo tutti d'accordo, squadra e allenatore, di lasciare il risultato all'AlbinoLeffe”.
Carobbio lo specifica ulteriormente: “È evidente che, poiché tutte le componenti tecniche partecipavano a tali discorsi, la società ne fosse al corrente. Ricordo, peraltro, nel caso, di averne anche parlato con Daniele Fagiano, che è un dirigente, braccio destro di Perinetti”.

Le dichiarazioni di Carobbio non hanno nessuna rilevanza penale, in quanto non girano soldi o scommesse, ma sono state passate alla procura federale che ha già sentito tutti i giocatori e dirigenti chiamati in causa ma nessuno ha confermato quanto detto da Carobbio. Palazzi non ha ancora chiamato Antonio Conte, che probabilmente ascolterà dopo la finale di Coppa Italia.
Lo scenario che molto probabilmente si configurerà sarà quello di Carobbio contro tutti, e ci sarà da vedere se Palazzi crederà al giocatore senza avere nessuna prova o riscontro.
Carobbio potrebbe avere tirato in ballo Conte per attirare intorno a se ancora più attenzione ma anche per rivalsa in quanto l’allenatore dopo un inizio altalenate lo aveva relegato in panchina.

Fonte: Fedelissimo online