CAPOGROSSO: ORA NESSUNO CI FA PIU’ PAURA
Il volo verso la finale è stato lungo e difficile. Esaltante però. Come può esserlo un campionato dove i favoriti sono a leccarsi le ferite e i meno accreditati stanno planando verso l’arrivo. Gaetano Capogrosso, classe 1989, tra i protagonisti di questa stagione da incorniciare, la pensa così. “Il calcio è bello per questo, perché non sempre vince la squadra che sembra debba vincere. Se hai la testa e le gambe arrivi dove vuoi”. Napoletano di origini e di fede, non spreca le parole, ma ha le idee chiare e punta dritto. Come in campo, quando parte, su per la fascia destra. Proprio da queste pagine qualcuno lo ha paragonato a Tassotti, esaltandone l’intelligenza tattica, la corsa e i piedi buoni. Auspicandogli anche la fortuna di Zuniga. “Certi paragoni fanno piacere – dice -. Anche se essere messo a confronto con Tassotti… Quello con Zuniga, perché no? E’ il mio sogno giocare in serie A”. “Sono tifoso del Napoli, sono napoletano… Il giocatore che più ammiro è Maicon”. I voli, quelli pindarici (mica poi tanto a sentirlo parlare) lasciamoli un attimo da parte. Il Siena Pimavera ha sconfitto ai rigori l’Udinese ed è volata in finale. “Sono andato dal mister e gli ho detto che volevo battere un rigore – spiega Capogrosso -. Che fossi il primo lo ha deciso lui. Poi quando Ivanov ha parato l’ultimo non saprei dire sinceramente cosa ho pensato. Mi si è spenta la testa, gli sono corso incontro e l’ho abbracciato. Tutta una festa”. “Il Palermo lo affronteremo con il cuore, anche se adesso non ci fa paura più nessuno – aggiunge senza mezzi termini -. Abbiamo battuto tutte le big, siamo consapevoli dei nostri mezzi, speriamo ci aspetti un’altra bella giornata. Abbiamo entusiasmo e anche su quello dovremo puntare”. Ci saranno anche i tifosi a sostenere la Robur. “Bene, un motivo in più per dare il massimo e centrare l’obiettivo” continua Capogrosso. E fa specie anche pensare che a inizio campionato certe frasi erano soltanto un’eco lontana… “Se mi avessero detto che saremmo arrivati in finale, avrei risposto che era un sogno – ammette il bianconero -. Non ce lo saremmo mai aspettati. Invece ci siamo, merito della compattezza del gruppo. Siamo sempre stati uniti e questo ci ha aiutato. Credo che Larrondo e Giannetti siano già pronti per la prima squadra, hanno i colpi da veri giocatori. E credo anche che mister Baroni sia pronto. E’ un grande motivatore, ha sempre saputo darci la giusta carica. Sa prendere i suoi ragazzi, è un ottimo tecnico”. Anche se il volo è lungo è difficile l’importante è sempre crederci. Meglio se senza paura, come ha detto Gaetano Capogrosso. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line