Capire, rimediare, applicare sul campo: a questo servono gli errori

Quante volte abbiamo detto e scritto: dimentichiamo l’ultima partita e pensiamo alla prossima? Tante, troppe volte, ma non ci arrendiamo e lo ripetiamo ancora. La classifica attuale dice, senza interpretazioni alternative, che il campionato sta andando avanti a tre velocità. C’è chi corre, Reggiana, Modena e Cesena, poi il gruppone degli inseguitori alla caccia delle altre posizione di vertice e infine chi arranca per non retrocedere tra cui il Grosseto, prossimo avversario. Pensare di agganciare il vertice della graduatoria è obiettivamente poco credibile, soprattutto perché non c’è una sola squadra davanti. E’ vero che nell’anno dello spareggio di Pescara recuperammo una marea di punti al Livorno, ma allora era solo una squadra a fare da lepre ora sono tre, rendendo l’impresa quasi impossibile. Il campionato va avanti e al Siena spetta il compito di mantenere la quarta posizione fino in fondo, sfruttando magari un calo di una delle tre battistrada. Ai più attenti tornano in mente le parole di Perinetti ad inizio di stagione: “Non è che si può programmare il salto di categoria. A Venezia abbiamo vinto subito per due anni di fila. Qua vogliamo arrivare in B, ma in quanto tempo non lo so dire. Basta pensare a quanti anni ci sono voluti alla Cremonese, al Benevento, al Lecce.”

Già Perinetti, un personaggio unico che gode della stima incondizionata di tutti, mai una parola fuori posto, mai un concetto banale. Le sue dichiarazioni al termine della partita con la Lucchese sono significative, forse troppo criptiche per chi lo conosce meno, ma molto chiare per chi negli anni lo ha seguito con attenzione. Non c’è, a nostro parere un imputato sul banco degli “accusati”, ma un atteggiamento generale, un allarme che gli ha fatto drizzare le antenne e su cui, da uomo esperto, interverrà sicuramente, se non l’ha già fatto. Come concludere? Con la solita frase: dimentichiamo la delusione di Lucca e puntiamo il Grosseto, partita importante per la classifica ma soprattutto per trovare quegli equilibri che per ora si sono visti solo a tratti. (NN)

Fonte: FOL