Canzi: “Legato a città e tifoseria, tornare qui è sempre una grandissima emozione”

Al termine della partita il primo a presentarsi in sala stampa è stato Max Canzi, tecnico del Pontedera. Queste le sue parole:

Primo tempo – “Sicuramente non abbiano fatto un grandissimo primo tempo. Anche se tutto sommato credo che il pareggio sarebbe stato il risultato giusto. C’è stata la giocata di un campione, una cosa che in questa categoria si vede molto poco. Posso solo battergli le mani. Noi non abbiamo giocato benissimo, abbiamo fatto un po’ di errori tecnici. Tante scelte sbagliate anche per la grande aggressività del Siena. Guidi doveva marcare il loro trequartista in fase di non possesso, poi il Siena è passato a tre dietro e anche noi ci siamo rimessi con il 3-4-1-2”.

Secondo tempo – “Mi è piaciuto che la squadra ci ha creduto fino alla fine e mantenuto una discreta lucidità. I cambi hanno inciso e questo non può che farmi piacere. Ci ha aiutato la superiorità numerica, ma siamo stati bravi a gestire la partita senza foga, devo riconoscerlo ai ragazzi”.

Aurelio – “Ho scoperto stamattina alle 8 che sarebbe andato. In un’ottica di turn over, avevo deciso che comunque avrebbe riposato. Non posso che augurargli la migliore delle fortune. È un ragazzo splendido che ha dato tantissimo al Pontedera, siamo molto fieri di averlo fatto migliorare per crescere”.

Siena – “È una squadra difficile da affrontare, tignosa e nel primo tempo si è visto che ci ha messo in difficoltà. Abbiamo fatto fatica nelle situazioni in cui cercavamo di uscire in palleggio, col senno di poi a causa dell’aggressività del Siena. Poi non ci stavamo a perdere, credo di poter dire con un minimo di equilibrio che il pari sia giusto”.

Passato – “Con Crescenzi ci siamo salutati con affetto. Qua ho lasciato un pezzo importante non solo della mia vita professionale ma in generale della mia vita. Sono arrivato nel 2006, è stata la mia prima volta tra i professionisti, mi trovai catapultato in Serie A e l’anno dopo facemmo il record di punti. Poi siamo tornati in quella sciagurata stagione del fallimento, che però riflettendoci è stata una annata meravigliosa. Non posso che essere legato a questa tifoseria e a questa città. Per me è sempre una grandissima emozione tornare”.

(Jacopo Fanetti)

Fonte: Fol