Cambio di proprietà, stravolgimenti e l’aiuto del mercato. La nuova Imolese punta a risalire in fretta
Se l’ultimo posto non è il miglior biglietto da visita possibile per presentarsi alla seconda parte di stagione, è altresì vero che l’Imolese sta facendo il massimo per provare a togliersi da una situazione ingarbugliata come poche altre. Per provare a centrare la salvezza, infatti, la società romagnola è intervenuta pesantemente in questo mercato di riparazione, con il duplice obiettivo di elevare il tasso tecnico della rosa e rigenerare negli stimoli una squadra scivolata pericolosamente nelle ultime settimane. Il direttore sportivo Emanuele Righi si è fatto in quattro per far sì che i rinforzi arrivassero quanto prima e il reparto più sconvolto è stato l’attacco, che ha beneficiato degli innesti di giocatori di grande esperienza come Simeri, Paponi e l’ex bianconero D’Auria. Ha sposato la causa rossoblu anche il roccioso centrale Camilleri e sono in procinto di farlo anche l’esterno offensivo del Fiorenzuola Mamona e il terzino Doda, proveniente dal Palermo.
Dopo questi sei acquisti la palla passa a mister Giuseppe Anastasi, chiamato a risalire la classifica prontamente. Il tecnico siciliano, arrivato in sostituzione dell’esonerato Antonioli, è stato scelto dalla nuova proprietà, subentrata in corsa lo scorso 30 ottobre rilevando il club dal precedente patron Antonio De Sarlo. Al timone della società si è insediato Giuseppe Deni, già proprietario dell’Akragas, portando con sé il direttore generale Luigi Conte e altri uomini di fiducia tra cui l’ex presidente del Siracusa Gaetano Cutrufo. Dopo un iniziale periodo di assestamento, la società sembra essersi definitivamente messa in moto profondendo il massimo sforzo per provare a raggiungere l’obiettivo mantenimento della categoria, fondamentale per poter programmare al meglio la prossima stagione. (Jacopo Fanetti)
Fonte: Fol