Calciomercato tra ipotesi (tante) e certezze (poche)

Ancora pochi giorni e il calciomercato aprirà i battenti per la sessione invernale, il cosiddetto mercato di riparazione.

La Robur si presenterà all’appuntamento con l’intento di sfoltire una rosa fin troppo numerosa e alla ricerca di qualche correttivo dell’organico già a disposizione di Antonio Conte, senza trascurare un’eventuale occasione che si presentasse. Vediamo insieme cosa potrebbe succedere da qui alla chiusura prevista a fine gennaio.

Difesa: due indizi fanno una prova

Giorgio Perinetti ha più volte dichiarato (anche al nostro sito) che cercherà un elemento giovane pronto ad alternarsi con Roberto Vitiello in caso di bisogno, quindi un esterno basso che operi sulla fascia destra.

Fino a qualche settimana addietro questo ruolo era ricoperto da Luca Rossettini, centrale per caratteristiche e vocazione, che già in passato ha ricoperto questo ruolo.

Il Siena ha nel proprio organico ben sei centrali, Ficagna, Terzi, Valdez, Rossettini, Odibe e Brandao, ormai vicino al rientro; in condizioni di normalità, due giocano, uno va in panchina e gli altri in tribuna.

Non è poi così lontana la possibilità che almeno uno dei sei centrali possa lasciare la Robur e se, a questa valutazione, aggiungiamo la ricerca di un esterno destro dichiarata dal DS, il primo candidato per cambiare maglia sembrerebbe essere proprio Rossettini.

Ovviamente queste sono solo valutazioni personali che magari non troveranno mai una conferma.

Rimane comunque sospesa anche la posizione di Odibe, un difensore lanciato in serie A da Malesani che Conte ha utilizzato solo in Coppa Italia non rimanendo, per altro,  contento della sua prestazione.

Ma se ora c’è abbondanza nel ruolo di difensore centrale, con l’ipotizzata ( da noi) partenza di Rossettini e Odibe, la coperta rischierebbe di diventare troppo corta anche perché il recupero agonistico di Brandao necessita ancora della verifica del campo.

Centrocampo: qualche esterno di troppo

Tra centrali ed esterni, il Siena ha, nel mezzo del campo, una batteria molto numerosa.

Qualcuno ha trovato poco spazio, altri nessuno. I punti fermi, stando ai minuti finora giocati, sono tanti, ma altri, questa prima parte del campionato, non hanno ricevuto particolari gratificazioni.

Tra i “sacrificati” spicca il nome di Codrea a cui sono stati riservati pochi ritagli. Il nazionale romeno, che ancora sembrerebbe avere un buon mercato, potrebbe essere sulla via di lasciare il Siena dopo cinque anni di onorato servizio.

Pochissimo utilizzati anche Mounard, esterno francese giunto dal Gallipoli, al centro di un interesse da parte di alcune squadre di Lega Pro e l’ex romanista Pettinari, per lui solo pochi spiccioli in Coppa Italia che, stando alle cronache di calciomercato sarebbe avviato verso il Lecce di Gigi De Canio che già l’aveva cercato in estate.

Attacco: una potenza micidiale ancora non del tutto espressa

Il Siena può disporre di bocche di fuoco micidiali anche se, ad oggi, ancora non hanno espresso del tutto il proprio potenziale.

Calaiò, Mastronunzio, Larrondo, Brienza ed Immobile potrebbero figurare nella rosa di molte squadre anche di categoria superiore e, in considerazione del modulo spregiudicato con cui Conte ama schierare la squadra è ipotizzabile che tutto rimanga così come è. C’è qualche voce circa una probabile partenza di Immobile, ma su questo argomento l’allenatore ha già espresso chiaramente la sua posizione: Immobile non si tocca.

I fuori rosa: un problema da risolvere

Sappiamo che ci sono alcuni giocatori non rientrano nei piani dell’allenatore e della società.

Pegolo, Paolucci, Genevier e Fini costituiscono comunque un costo importante per le casse societarie ed è prevedibile che Perinetti farà di tutto per trovargli una nuova sistemazione.

Per Paolucci c’è più di un abbocco con qualche società e alla fina la punta marchigiana, il giocatore più costoso nella storia del Siena, troverà una maglia che gli concederà di rilanciarsi.

Più difficile trovare una sistemazione al portiere Pegolo, un buon elemento che potrebbe essere utile alla causa di molte compagini, ma l’ostacolo più grande da superare è rappresentato dalla durata del contratto, altri tre anni oltre a questo, e dall’ingaggio non alla portata di tutti.

Genevier sta recuperando dal grave infortunio che gli ha impedito l’approdo a Torino durante il calcio mercato estivo e i tempi di recupero sono ancora lunghi.

Diversa da tutti la posizione di Fini: il giocatore stando ad alcune voci, avrebbe deciso di chiudere la carriera alla fine di questa stagione e nel frattempo si gode lo stipendio che il Siena gli passerà fino al 30 giugno.

I giovani: torneranno in bianconero?

Giannetti, Buchel e Spinazzola alla Juventus, Mannini all’Inter, una rappresentanza importante del settore giovanile bianconero emigrata altrove.

Per tutti e quattro la formula di cessione è quella del prestito secco, ma alcune indiscrezioni ci rivelano che di fatto in questa finestra del mercato invernale la formula del trasferimento cambierà.

A giorni ci dovrebbe essere un incontro con la Juventus per Giannetti, Buchel e Speinazzola, tre elementi che stanno facendo molto bene e che la società torinese sarebbe orientata ad acquistare almeno in compartecipazione. Non sappiamo se in questa operazione rientreranno anche Marrone ed Immobile, anche essi in prestito secco, ma prevedere che almeno un paio andranno in comproprietà alla Juventus non è poi così difficile. Ci auguriamo che anche il Siena abbia la possibilità di trarre vantaggi da questa eventuale operazione che, in tutta onestà, non condividiamo.

Se la parola d’ordine è ridurre i costi questa non è certo la strada più corta per raggiungere l’obiettivo.

Riguardo a Mannini la sua posizione dovrebbe rimanere quella attuale. Se ne riparlerà, semmai, a giugno. (Nicnat)

Fonte: Fedelissimo Online