Calciomercato: cosa dicono i quotidiani senesi

Oggi in Lega, assieme agli altri, si parlerà anche di Neto. In questo caso, però, l'interesse del Napoli, a fronte della richiesta di 8 milioni da parte del Siena, sembra essersi un po' raffreddato. Nelle ultime ore avrebbe invece avviato dei sondaggi esplorativi lo Zenit San Pietroburgo, a caccia di un buon difensore per puntellare la retroguardia. Con la Fiorentina, oltre all'affare Larrondo – Della Rocca, potrebbe entrare nel vivo la trattativa per portare Rubin in viola. Pradè offrirebbe il prestito del giovane attaccante Seferovic come parziale contropartita. Spunta, inoltre, l'ipotesi di un'intricata operazione a tre tra Chievo, Lecce e Robur, con Mannini a Verona, Di Michele di ritorno in Salento, dove vorrebbe chiudere la carriera, e il centrocampista uruguaiano Giacomazzi verso Siena. Oltre a Nico Lopez e Barreto, l'ultima idea per l'attacco bianconero si chiama Jeremy Perbet, punta francese classe 1984 che milita nel campionato belga, dove ha realizzato già 11 reti nella stagione in corso con il Mons.
In uscita restano da valutare le posizioni di Paolucci, cercato da varie squadre di serie B, Coppola, Belmonte, Dellafiore e Contini. Quest'ultimo, in scadenza di contratto a giugno, potrebbe essere ceduto all'Atalanta per evitare di perderlo a parametro zero nei prossimi mesi. Per rimpiazzarlo, in attesa del pronunciamento del Tnas su Terzi e Vitiello, la Robur pensa a Masi, Uvini e valuta Sacoman, brasiliano di 26 anni, proposto a vari club italiani. Dall'Argentina rimbalza, infine, la voce di un interessamento del Boca Juniors per Ribair Rodriguez, chiuso nell'ultimo periodo a Siena dal rientro di Bolzoni. (La Nazione)

Due milioni e mezzo di euro. E' il prezzo fissato dal Siena per Emanuele Calaiò, che la Robur cede solo a titolo definitivo. La "dead lire" è per oggi, in lizza per aggiudicarsi l attaccante, vicecapitano della squadra, sono tre squadre: Palermo, Torino e Napoli. Le prime due hanno raggiunto la cifra stabilita dal Siena, mentre i partenopei avrebbero proposto un prestito con diritto di riscatto, legato alla conquista di un posto Champions. La Robur però non transige: un elemento di spicco nella rosa come Calaiò, che peraltro si trova bene a Siena e vorrebbe cambiare solo per un salto professionale (l' ultimo della carriera, visti i 31 anni appena compiuti), non verrà ceduto in prestito. La situazione potrebbe sbloccarsi dunque oggi.
Larrondo: Discorso simile per Larrondo, che andrà alla Fiorentina in comproprietà, per una cifra attorno ai due milioni di euro. L'attaccante è stato scelto dai viola come alternativa, presente e futura, a Luca Toni. L'operazione si chiuderà nella giornata di oggi.
D’Agostino: Manca l'ufficializzazione, ma anche D'Agostino è da considerarsi una cessione ormai fatta. L'annuncio è arrivato da Pescara, Antonelli ha parlato di trattativa ormai chiusa, quindi si attende solo il nero su bianco. Cessione che porta altri soldi nelle casse bianconere, anche per il risparmio sull'ingaggio del centrocampista.
Neto: Discorso che pare più lungo, invece, per Neto, Il Napoli è interessato, ma otto milioni di euro chiesti dal Siena sono molti e i partenopei si guardano intorno. Potrebbero limare la cifra con il cartellino di Uvini, difensore brasiliano. L'impressione è che la questione sia in questo momento "congelata", in ogni caso è slegata da quella relativa a Calaiò. Sempre per la difesa l'Atalanta sarebbe interessata a Contini.
In arrivo? Stefano Antonelli deve ovviamente guardare adesso alle entrate, visto che al momento la Robur ha solo ceduto: Zè Eduardo, Martinez, potrebbe "liberare" Terzi e Vitiello, in mezzo al campo piacciono Della Rocca e Olivera della Fiorentina: anche in questo caso sono operazioni non legate a quella di Larrondo. In avanti si cerca un giovane (Livaja dell'Inter o Nico Lopez della Roma), ma attenzione anche a Barreto dell'Udinese e a Pozzi della Sampdoria. Campos Toro, Campagnolo, D'Agostino, Larrondo, Calaiò e forse Neto. Servono rinforzi in attacco e servirebbe qualcosa anche in mezzo al campo ed in difesa se dovesse partire Neto. Detto di Uvini dietro, considerato che il 14 gennaio il Tnas Poi c'è Brienza: non sembra aver legato con l'ambiente del Palermo, tornerebbe volentieri, ma l'operazione non è così semplice. Ed anche questa pare slegata all'eventuale trasferimento di Calaiò in Sicilia. (Corriere di Siena)