Calaiò: Non cerchiamo alibi ma vogliamo giustizia
Un filo d'erba. Tanto ha separato Emanuele Calaiò dal suo sesto gol stagionale e dalla possibilità di dare alla gara Bologna-Siena tutto un altro senso. A bruciare di più all'Arciere è però il rigore negato alla Robur da Mazzoleni, un clamoroso fallo di mano in area di Garics, che chiede ancora vendetta. “No, non l'ho ancora digerito – ha ammesso Calaiò -. Ci dispiace che non ci diano quello che ci spetta. Le statistiche dicono che siamo la squadra a cui sono stati assegnati meno rigori. All'Atalanta, al Parma molti di più. Parliamoci chiaro: Denis ha fatto 10 reti, 4 su rigore. Giovinco ne ha fatti 7, tre su rigore. Le partite si vincono anche così. E non è vero che dipende dal nostro sistema di gioco votato alla fase difensiva. L'Atalanta ha pareggiato con due tiri in porta, noi, come sempre, abbiamo creato almeno dieci occasioni”. “Un arbitro può sbagliare – ha continuato l'attaccante -, per l'amor di Dio. Ma qua stiamo discutendo di un episodio netto: Garics ha preso la palla con la mano in una chiara occasione da gol con la sfera che andava a Mannini davanti a porta”.
Calaiò non cerca alibi, ma chiede giustizia. “Da parte nostra dobbiamo essere più cinici e cattivi – ha sottolineato -, dobbiamo sfruttare meglio le occasioni che ci capitano, anche se è vero che ultimamente la fortuna non è mai dalla nostra. Sul colpo di testa di Larrondo, ero pronto a deviare in rete e invece la palla ha preso un'altra direzione. La mia incornata è uscita di un niente… Però è innegabile che certe decisioni ci abbiano penalizzato: anche contro l'Atalanta c'era un rigore nettissimo su Larrondo, molto più netto di quello che ci è stato poi concesso”. Calaiò non smette di parlare. “Siamo una bella squadra – ha spiegato -, ma che torna a casa senza i punti che meriterebbe. A questo punto meglio 'rubacchiare' qualcosa, giocando meno bene che prenderci i complimenti e non fare risultato. E' vero che alla lunga se centri la prestazione, centri anche il risultato, ma noi non abbiamo tempo. Vogliamo chiudere l'anno più in alto di dove siamo adesso, per affrontare il girone di ritorno nella posizione di classifica che ci spetta”.
Così Siena-Genoa viene ad essere una gara dal risultato obbligato… “Certamente – ha ammesso Calaiò -, e la cosa ci dispiace tantissimo: non si può arrivare a una gara come questa con la necessità di vincere per forza. Se avessimo guadagnato un punto con l'Inter, e lo avremmo meritato, e un punto con il Bologna, e lo avremmo meritato, avremmo affrontato il match di sabato con molta più serenità. Invece dobbiamo raggiungere quota 17 per affrontare al meglio questo finale di anno, sfruttando anche il momento non felice delle altre pretendenti”. “Il Genoa non ci farà di certo sconti – ha poi aggiunto l'Arciere -, anche loro stanno attraversando un periodo non felicissimo e hanno bisogno di un risultato positivo. Malesani tornerà a Siena desideroso di fare bella figura… Noi divremo affrontarli come sempre a viso aperto, cercando di non prendere gol e magari di segnarlo. Stiamo bene fisicamente e siamo carichi: sono tornati a disposizione Brienza e Destro, il mister ha tante possibilità di scelta”.
Calaiò parla anche del suo stato di forma. “Sto bene – ha concluso l'attaccante -, ho avuto un problema muscolare due settimane fa, ma ho recuperato in dieci giorni, più velocemente di quanto era stato diagnosticato. Ho stretto i denti e mi sono rimesso subito a disposizione. In settimana ho avuto un po' di influenza, ma ho giocato uguale. A livello di prestazione sono contento, mi è mancato solo il gol e, ripeto, per questione di centimetri. Con un pizzico di fortuna in più e la concentrazione massima possiamo farcela. Così potremo affrontare il Milan con maggiore spensieratezza”. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line