Caccavallo: “Non avevo dubbi che il Siena avrebbe disputato una grande stagione”
“Non avevo dubbi che avrebbe disputato una grande stagione: il gruppo è compatto, formato da ottimi ragazzi e ottimi giocatori e sono certo che Pagliuca farà una grande carriera”. In pochi hanno vissuto da vicino la crescita della Robur come Giuseppe Caccavallo, che avendo preso parte al ritiro di Orvieto e Lubriano ha toccato con mano il lavoro che la squadra ha svolto durante l’estate. Un lavoro che l’attaccante napoletano non ha potuto portare a termine, dal momento che la società ha fatto altre scelte: “Non sarei neanche dovuto partire per il ritiro – racconta l’ex bianconero in un’intervista ad Angela Gorellini su La Nazione –: qualcuno, non so chi, aveva parlato male di me alla nuova dirigenza, dicendo che ero un uomo di Perinetti, che ero bollito e non una bella persona. Allora sono andato, per dimostrare il contrario, soprattutto a livello umano. E infatti sono stato apprezzato, anche tutti i ragazzi hanno parlato bene di me, alcuni li sento ancora. A un certo punto si sono creati anche i presupposti per rimanere, ma ho riflettuto: lo scetticismo iniziale, il rischio di non trovare spazio e, soprattutto, la necessità di avvicinarmi alla famiglia, mi hanno spinto a farmi da parte. Salvini ha detto che mi sono comportato in maniera esemplare? Ma sì, mi sarei potuto presentare con il muso, invece no, ho riso e scherzato come sempre, ho cercato di fare gruppo, com’è nel mio carattere. Ma dovevo andare via”.
Il dispiacere più grande dell’ex attaccante bianconero è uno: “Non aver potuto dimostrare a Siena chi è davvero Giuseppe Caccavallo”. Tanti anche i rimpianti, a partire dagli infortuni che ne hanno compromesso il rendimento (“il secondo, a Grosseto, sapete tutti come è arrivato…”) fino ad uno più particolare: “Quello di non essere riuscito a convincere la dirigenza a far venire Silvio Baldini. Quando è stato esonerato Gilardino mi sono permesso di fare il suo nome: lo conosco bene, sarebbe venuto gratuitamente. E se fosse successo, forse, non avremmo avuto quattro allenatori e non ci saremmo salvati all’ultimo. Dopo che ha vinto il campionato a Palermo mi è arrivato un messaggio: ‘Avevi ragione’. Invece abbiamo pagato tutti”.
Domani al ‘Franchi’ si affronteranno le sue ex squadre: “Anche La Carrarese sta facendo bene. Mi piace Dal Canto: sarà una bella partita, tra due squadre che giocano bene a calcio e che vorranno vincere: in un campionato come questo, possono giocarsela fino alla fine. L’uomo su cui punterei? Paloschi da una parte, Capello dall’altra”. L’attaccante si congeda con un augurio: “Un in bocca al lupo a tutti, ai vecchi e nuovi compagni, al mister, al direttore, che è in gamba, al presidente che si è comportato bene, mi ha anche chiamato quando mi sono infortunato. E poi a Siena che si merita tanto”.
Fonte: Fol