C’è qualcosa che va rivista
Solo qualche mese fa, in pieno calcio mercato, intervenendo sul sito online scrissi che dopo l’arrivo di un pezzo pregiato come d’Agostino, la presidenza avrebbe fatto bene a valutare l’acquisto di una punta di categoria che ci portasse in dote dai 10 ai 15 gol. A parte che non metto in discussione la bravura di Perinetti che ho avuto modo di rimarcare a più riprese, anche se certe trattative poi sfumate mi hanno lasciato non del tutto convinto (vedi Gillet, Masiello, Bianchi), però non si è portato a Siena il tassello più importante, che ora a gennaio saremo sicuramente costretti a cercare, ovvero una punta di sostanza perché con Gonzales non abbiamo avuto fino adesso risposte convincenti e Larrondo non sembra essere un buon finalizzatore. Se non avessimo trovato un Destro che nonostante l’età ha dimostrato di non sfigurare nella massima serie, la responsabilità dell’attacco sarebbe ricaduta solo sull’arcere Calaiò.
Non era facile muoversi in un mercato in cui certamente tutti non volevano esporsi economicamente ed era prioritario sistemare tutti quei giocatori in eccedenza , ma rimane il fatto che oggi dobbiamo pensare a soluzioni tampone per non trovarsi da qui alla fine del campionato con evidenti handicap nel reparto offensivo.
Anche a centrocampo con l’infortunio a Vergassola e le apparizioni di Bolzoni con il contagocce (forse Sannino non ha molta fiducia nel giovane?), non mi sembra che vi siano molte alternative. Forse ripenserei a qualche elemento che troppo precipitosamente è stato messo fuori rosa, come ad esempio Codrea che non mi pare abbia demeritato in passato.
Qualcosa va certamente aggiustata in questa squadra, sempre tenendo presente il portafoglio, ma a Gennaio c’è sempre meno scelta che in altre occasioni.
Certamente non si può chiedere al Presidente una manovra lacrime e sangue come quella che il buon Monti sta propinando agli italiani, ma cominciare a fare qualche pensierino su come rinforzare la squadra da ora a quando si riaprirà il calcio mercato, forse è una mossa azzeccata.
Lallo Meniconi